Allarme Ogm

ogm maisOgm, termine usato dai mezzi di comunicazione di massa

per definire piante in cui sono stati inseriti geni per trasformarne i tessuti e le cellule. Gli Ogm sono prodotti dalle industrie e non è un prodotto che si trova nei mercati cittadini. Le coltivazioni interessate sono quelle della soia, del mais e del cotone. Recentemente, ricercatori francesi hanno svolto studi su un gruppo di animali somministrando per due anni mais Gm dalle colture statunitensi Monsanto. Si tratta di mais geneticamente modificato resistente all’erbicida glifosate. I risultati della ricerca hanno subito mobilitato la comunità scientifica, considerando il diffondersi della notizia per cui “il mais geneticamente modificato causa tumori”. Normalmente gli studi, come spiega Agnese Codignola, giornalista scientifica, “seguono canali appositi, ad esempio riviste specializzate. Il fatto che la notizia sia stata consegnata alla stampa in anteprima non è una prassi corretta. Lo studio svolto dal gruppo francese dello scienziato Gilles-Eric Séralini e pubblicato sulla rivista “Foodand chemical toxicology” presentava lacune. Bisogna tener conto che è stato svolto su un gruppo di ratti molto ristretto. I dati quindi sono poco sofisticati. I ratti utilizzati per l’esperimento statisticamente sviluppano, a prescindere da quello che mangiano, tumori nei primi due anni di vita. Non sempre i dati rilevati negli animali possono essere riportati sull’uomo. Ci sono problemi anche sulle dosi. Non è detto che la dose che l’uomo assume normalmente abbia effetti sugli animali che hanno un metabolismo diverso”. Ricordiamo che non solo i vegetali subiscono modifiche genetiche. E’ altrettanto recente la notizia di alcuni ricercatori neozelandesi che hanno modificato geneticamente una mucca per farle produrre latte senza la betalactoglobulina(Blg), proteina che causa allergie nei bambini. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences” e la sperimentazione è avvenuta ugualmente su topi che hanno mostrato una riduzione di questa proteina del 96 %. Gli Ogm fanno male? In attesa di chiarimenti e sviluppi della ricerca Agnese Codignola rassicura i consumatori italiani: “Nel nostro paese l’uso degli erbicidi è in diminuzione. Secondo il consueto rapporto Istat emerge che nel 2011 l’utilizzo di fitofarmaci (prodotti utilizzati per difenderele piante coltivate da organismi nocivi) in agricoltura è diminuito dell’1% rispetto al 2010. Nel ventennio 1990-2012 la diminuzione è stata del 32%.”