UNA SCUOLA AMICA…

scuola_amicaIl 9 Gennaio scorso, presso l’Istituto Tecnico Industriale ” V. Cerulli” di Giulianova, si è tenuto il Convegno Regionale Verso una Scuola Amica, Spunti per un modello di progettazione partecipata, organizzato e promosso dall’Unicef – Comitato Regionale per l’Abruzzo e dall’Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo. L’iniziativa si è rivelata un momento prezioso per riflettere sui valori dell’accoglienza e della valorizzazione della persona in una scuola intesa come comunità educante. Presenti il Presidente dell’Unicef – Abruzzo Anna Maria Cappa Monti, il Dirigente Tecnico dell’Ufficio IV presso l’USR Regione Abruzzo Maria Teresa Spinosi, il primo cittadino di Giulianova Francesco Mastromauro e il Dirigente scolastico della scuola ospitante dott.ssa Leonilde Maloni. Sono state invitate al Convegno le scuole che hanno già in sperimentazione il progetto, quelle che hanno aderito quest’anno per la prima volta e tutte le istituzioni scolastiche che intendono condividere tale proposta. Verso una Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi è quindi un programma promosso, ormai da cinque anni, dall’Unicef Italia per supportare le scuole nell’arduo compito di affrontare le tematiche legate all’accoglienza, all’interculturalità, alla solidarietà, al diritto all’ascolto e alla partecipazione, al diritto all’apprendimento. Tale Programma ha l’obiettivo di coinvolgere il mondo della scuola in un processo di attuazione dei diritti enunciati dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza affinché bambini e ragazzi possano non solo conoscere tali diritti ma anche viverli e condividerli. Per intraprendere tale percorso verso una Scuola Amica, sono stati individuati “Nove passi” per tradurre e contestualizzare i Diritti definiti dalla Convenzione nel contesto scolastico, come ci spiega la Dott.ssa Ivana Carraro, referente per il progetto presso l’USR di L’Aquila, “I “Nove passi” verso una Scuola Amica sono: Accoglienza e qualità delle relazioni ossia attenzione alla persona ; partecipazione; protagonismo dei bambini/ragazzi; lo spazio organizzato a misura di bambino; patto formativo con le famiglie e le componenti scolastiche; strategie cittadine in coordinamento con il Programma “Città Amiche”; progettazione partecipata; autovalutazione con il protocollo di Scuola Amica;. Essi sono stati pensati con una logica consequenziale ma possono essere realizzati anche aggregandoli in combinazioni diverse per rispondere ai bisogni reali di ciascuna realtà scolastica”.

Quali le Scuole che hanno già aderito nel nostro territorio?

“Quest’anno partecipano al progetto più di 30 scuole, di ogni ordine e grado, distribuite tra le quattro province; sono moltissime le istituzioni scolastiche che hanno inserito per il primo anno il percorso “Scuola Amica nel loro Piano dell’Offerta Formativa, ma è significativa anche la presenza di quelle che hanno continuato a rinnovare l’adesione per più annualità. Non mancano alcune scuole paritarie”.

Cosa è richiesto alle Scuole aderenti?

“In primo luogo, la voglia di mettersi in gioco come comunità educante; poi la capacità di fare una autovalutazione in prospettiva “Scuola Amica”, per capire i punti di forza sui quali puntare i i fattori di debolezza, al fine di mettere in atto percorsi di miglioramento. Queste azioni dovranno essere sempre più pervasive nella’ambiente scolastico e al suo esterno, fino a coinvolgere tutti gli “attori” del processo educativo: docenti, alunni, dirigente, personale ATA, genitori, territorio”.

Quale procedura occorre attivare da parte delle Scuole che intendono aderire al Progetto?

“Tra la fine dello scorso anno e l’inizio del nuovo, le scuole hanno proposto la loro adesione e hanno effettuato una prima “autoanalisi”, secondo una serie di indicatori che consentono di “misurare” il grado di accoglienza, di capacità di relazionarsi, della disponibilità al cambiamento. Quindi, le attività attraverso le quali si costruisce il percorso educativo vengono impostate con queste caratteristiche, scegliendo quelle che più sono efficaci sotto questo profilo e che consentono il massimo grado di attenzione verso la persona e la sua promozione”.

Quali strumenti operativi sono stati elaborati per attuare il Programma?

“Alle scuole aderenti è stato consegnato un Protocollo: questo strumento è di aiuto in tutte le fasi di sviluppo del percorso e, come un “Diario di bordo” consente alle scuole di avere sempre presenti i passi compiuti, le tappe da conquistare, i passaggi da ottimizzare. Alla fine dell’annualità, dopo una serena verifica dei risultati raggiunti in termini di “cambiamenti” migliorativi, si rilascia un Attestato di Scuola Amica delle bambine e dei bambini: questo riconoscimento è, in realtà, una presa d’atto pubblica della strada sulla quale la scuola si è incamminata e un impegno formale a proseguire. Le “Scuole Amiche” si contraddistinguono con un logo, appositamente creato fin dall’inizio del progetto da Altan e “brevettato” per UNICEF”.

PrimaPagina edizione Febbraio 2014 – di Clementina Berardocco