UN LIBRO UN LUOGO a cura di David Ferrante: STORIE DI CIBO ABRUZZESE DI GINO PRIMAVERA

Le narrazioni del cibo abruzzese premiate in costiera amalfitana.

Le ricette si compongono di prodotti, del loro dosaggio e di un tempo di cottura, ma hanno anche una storia, un radicamento su un territorio e un legame emotivo con le comunità e con le singole persone. Storia ed emozioni che possono e dovrebbero essere narrate. Già, il famoso storytelling.

La narrazione del cibo è utile per far meglio apprezzare le ricette ma anche per far conoscere la tradizione culinaria di un popolo. Un popolo si racconta anche a tavola. Ed ecco le Storie di cibo di Gino Primavera, noto gastronomo, scrittore e poeta abruzzese.

Il 18 e 19 novembre 2019, Gino organizzò un convegno in cui esperti di cibo e noti produttori si confrontarono con la narrazione del cibo. Quell’idea di memorie da salvare, però, continuò a solleticare la sua fantasia. Un libro che le r accogliesse divenne il suo nuovo obiettivo. Amici, scrittori, persone anziane testimoni del passato, esperti di cibo, produttori, cuochi… chiunque avesse da raccontare una storia personale legata al cibo fu interpellato.

Nell’estate 2022, dopo un lungo travaglio fatto di affinamento e stagionatura, fu dato alle stampe il libro Storie di cibo e memorie da salvare, edito dalla casa editrice Tabula fati.

Luglio 2023, il nuovo libro di Gino Primavera vince, come migliore antologia, un evento letterario campano. Riporto uno stralcio della motivazione dell’attribuzione del premio:

«Storie di Cibo e memorie da salvare di Gino Primavera, edito da Tabula fati, ha impressionato positivamente la Giuria della sezione “Antologie” del Premio costadamalfilibri, nell’ambito della diciassettesima edizione di ..incostieraamalfitana.it  Festa del Libro in Mediterraneo, per il racconto che, da esperto di cibo e gastronomia, propone attraverso la “memoria”. Il recupero della tradizione culinaria abruzzese e, in modo particolare, del territorio del Parco della Maiella,  nella narrazione di più autori che veicolano nelle pagine del libro, con sapienza, ricordi ed esperienze, spesso così come si sono sin dagli anni dell’infanzia impresse nella mente, assurge ad un discorso squisitamente “letterario”. Le storie in materia di cibo, le ricette pubblicate, non quelle più comuni e note ma quelle di casa, di famiglia, fanno di Storie di Cibo e memorie da salvare il miglior viatico promozionale non solo della “cucina”, ma anche degli altri “tesori” che la terra d’Abruzzo conserva e riserva ai suoi ospiti.»

David Ferrante

Curatore della rubrica di recensioni librarie: UN LIBRO UN LUOGO