Un citello… ”teramano doc”

Era assurto agli onori della cronaca locale qualche tempo fa , per aver deciso di uscire dalla sua tana scavata sotto un lampione in pieno centro cittadino. Dopo aver richiamato un nutrito gruppo di curiosi ha però deciso di tornare nel sottosuolo, tra i suoi cunicoli da dove è partito per un’altra destinazione.

Ma cos’è un ? Detto anche scoiattolo di terra europeo, il citello è un roditore della famiglia degli Sciuridi (scoiattoli); originario dell’est Europa fino alla Turchia europea. Possiede denti incisivi lunghi e affilati, a crescita continua, che mantiene della corretta lunghezza con il consumo continuo.
Gli arti sono corti, il dorso è di colore marrone grigio mentre il ventre è giallo, mento e gola sono bianchi. Con orecchie piccole e coda corta, raggiungono una lunghezza di circa 20 cm e un peso di 200-400 gr. La vita media è di 5-6 anni.
Il citello raggiunge la maturità sessuale a un anno di età, la primavera è la stagione riproduttiva, l’accoppiamento che avviene una sola volta all’anno in questa stagione. Il periodo di gestazione è di 25-26 giorni, dopo del quale nascono mediamente da 2-9 piccoli privi di pelo, con occhi e orecchie ancora chiuse. I piccoli sono svezzati a 30 giorni. I citelli sono animali selvatici, anche se possono essere addomesticati a patto che vengano maneggiati spesso durante le prime settimane di vita. Vanno alloggiati in gabbie grandi dalle pareti lisce, eventualmente ricoperte di plexiglas, al fine di evitare traumi ai denti incisivi, data la loro abitudine di rosicchiare incessantemente le sbarre, nel tentativo di trovare una via di fuga. Il fondo della gabbia va ricoperto da uno strato abbondante di fieno su cui i citelli ricavano un nido.
Tendenzialmente, scavano due tane: una permanente, utilizzata per il riposo notturno e per il letargo invernale; l’altra tana per i brevi riposi giornalieri, essendo animali diurni. I maschi adulti iniziano a ibernare nella prima metà di agosto, mentre le femmine adulte restano all’esterno fino alla prima metà di settembre.
Raramente si vedono all’esterno oltre ottobre. Il cibo portato nelle tane viene utilizzato solo per i piccoli e non immagazzinato per l’inverno.
Sono animali solitari, anche se più individui possono costruire nidi molto vicini in modo tale che possano difendersi meglio da eventuali
predatori. All’interno delle gabbie è possibile mettere rametti di legno o giochi in legno non tossici per permettere agli animali di rosicchiarli.
La gabbia non va tenuta in un ambiente eccessivamente caldo e non ventilato, dal momento che questi roditori sopportano meglio le temperature basse che alte.
Quanto più spesso possibile il citello deve essere fatto uscire dalla gabbia in un ambiente reso sicuro per la sua incolumità e in cui non possa causare danni; facendo particolare attenzione ai fili elettrici, piante e tutto ciò che possa essere nocivo se ingerito accidentalmente (es. medicinali). Il citello, è un animale solitario, tuttavia è possibile tenere insieme una coppia anche di sesso differente (poiché raramente si riproducono in cattività), ma evitando assolutamente tenere insieme due maschi in presenza di una
femmina perché questi lotterebbero tra loro.
I citelli sono prevalentemente vegetariani, in cattività la dieta deve essere ricca di fieno, fresco e sempre disponibile, e verdure (es. carote, sedano, radicchio, coste) e piccole quantità di frutta fresca come premio occasionale.
L’acqua deve essere sempre a disposizione in contenitori sospesi a sifone, in modo tale che rimanga pulita e non sia rovesciata. Evitare di dar da mangiare mangimi e snack commerciali per roditori, frutta secca, pane e dolciumi, carni, alimenti per cani e gatti ma anche pomodoro, melanzane e patate, pericolosi alimenti per i vostri piccoli amici.

PrimaPagina edizione Agosto 2014 – di Alessandra D’Andrea – veterinaria