L’ INFIORATA: NON SOLO ARTE

Genzano, Noto, Spello, Torricella Sicura… località del Centro e del Sud della nostra Penisola. Ma qual è il loro denominatore comune? Una vera e propria forma d’arte che affonda le radici in un’antica tradizione: l’Infiorata. Il 21 e il 22 giugno scorsi, aTorricella Sicura si è tenuta la IX edizione dell’Infiorata, legata al Corpus Domini.

Al parroco Don Adamo Varanesi chiediamo perché nasce questo evento: “Da sempre, la devozione popolare di questa Parrocchia ha solitamente manifestato  l’Amore a Gesù con l’esposizione di drappi, coperte ricamate e, da nove anni a questa parte, con la  famosissima infiorata. Non si può dunque parlare propriamente di antica tradizione locale, ma certamente di viva e radicata espressione di fede da parte di questa popolazione. Di somma importanza non solo per la comunità, ma anche per gente che conviene da ogni dove, l’infiorata torricellese, nata come sentimento di fede, è divenuta la manifestazione d’arte più suggestiva, nota in tutta la Regione. Certamente un’occasione che vede coinvolti bambini, giovani, adulti e anziani anche se in modi diversi, ma ci sono  tutti insieme ad uno spirito di accoglienza, di solidarietà  verso gli ospiti che Torricella vede arrivare in quella notte”. 

Il tema di quest’anno è stato “I misteri del Santo Rosario”. Chi ha curato la realizzazione di questi quadri realizzati sulla via principale del paese: ideazione, preparazione del bozzetto, coloritura dei trucioli ed esecuzione? Ogni anno il tema è suggerito dal momento che la parrocchia o la Chiesa universale vivono. Quest’anno la nostra comunità è concentrata sui lavori di riapertura della chiesetta “Madonna delle Vergini”, pertanto, ho scelto un tema mariano. Tutto il resto del lavoro, la preparazione dei bozzetti e la colorazione dei trucioli vengono seguiti da Barbara Monaco che si avvale dell’aiuto di altri volontari. La scelta dei trucioli al posto dei fiori è motivata da una questione economica in quanto i trucioli sono meno costosi e poi,  perché no,  anche da un desiderio di originalità.

Un’originale forma di catechesi quindi? I due giorni dell’infiorata sono solo la punta di un iceberg poiché dietro vi è una preparazione lunga diversi mesi. Si parte con la scelta del tema e si prosegue con alcune catechesi sulla motivazione della scelta e sul suo significato; un’altra catechesi viene proposta al momento della scelta dei bozzetti da parte dei gruppi. Dopo la realizzazione dei quadri, tutti i visitatori sono chiamati non solo a guardare, ma anche a leggere le immagini aiutati da alcune didascalie poste a fianco del  quadro realizzato.

Il prossimo anno sarà la X Edizione dell’Infiorata. Prevedete qualcosa di particolarmente significativo? Anticipazioni? A breve convocherò di nuovo tutta l’equipe per studiare con loro il decennale di questa bella iniziativa. Molte sono le idee che frullano nella mente, ma ancora nulla di definitivo. Un’anticipazione potrebbe essere il desiderio di prolungare il percorso dell’infiorata. Adesso certamente ci occorre recuperare le energie per poi metterci di nuovo, con rinnovato entusiasmo, a lavorare per il prossimo anno.

di Clementina Berardocco