GLI AZIONISTI

“Vergogna! Vergogna! Oggi muore anche la politica teramana che non è riuscita a salvaguardare il patrimonio economico della nostra provincia, né la fi nanza teramana!” Così alcuni rappresentanti degli azionisti che hanno avuto l’opportunità di intervenire,

come l’ing. Berardino Ciampana, che ha stigmatizzato la mancanza di vigilanza degli organi di controllo, responsabili di “non aver vigilato per evitare ciò che poi è successo. Dov’erano il Cda, i revisori e i sindaci – insiste Ciampana –  quando dovevano controllare i bilanci della banca? Una mucca da mungere, questa è stata la Tercas negli ultimi anni e molti si sono girati dall’altra parte. “ Sullo stesso accorato tono l’intervento dell’ex direttore generale Berardo Vallarola “Eravamo una banca florida, tra le prime in Italia, e certo il fallimento sarebbe stato peggio, ma se toglieranno anche la nostra insegna per metterci quella della popolare di Bari saremmo alla follia”. Alta tensione anche per il durissimo intervento di Ugo Colombo del Credito Valtellinese, socio Tercas all’8,11% che ha ricordato come il suo Istituto “abbia perso 50 milioni di euro”, alimentando anche dei dubbi sull’ipotizzato rientro della Fondazione nel nuovo capitale azionario che “ fa pensare all’esistenza di un patto parasociale”. Ipotesi però categoricamente smentita dal commissario Sora.

PrimaPagina edizione Agosto 2014 – a cura di Mira Carpineta e Daniela Palantrani