TIRO A SEGNO, CHE PASSIONE

tiroasegno che passione

Fermi, immobili, insensibili a tutto il mondo intorno, concentrati solo sul bersaglio lì in fondo. I tiratori a segno sono fatti così. A Teramo esiste una realtà consolidata presso il centro sportivo comunale, manco a dirlo, in via del Tiro a segno. “Ci sono molti iscritti ed il numero tende

a crescere ogni anno” afferma con orgoglio Giancarlo, uno dei soci volontari. “Per noi le armi sono uno strumento di divertimento. Qui vengono persone di ogni tipo, tutte molto calme che intendono solo passare del tempo distogliendosi dai problemi quotidiani. Le pistole devono essere scariche all’ingresso e all’uscita. Ci sono diversi direttori di tiro, i nostri corsi sono affidati a gente competente e rigorosa. Sappiamo di maneggiare strumenti potenzialmente pericolosi per cui qui ci occupiamo di tutto: dalla sicurezza in generale alla custodia al noleggio”.Il presidente dell’organizzazione è Armando Scalzone, fiero delle varie iniziative intraprese. Ultimamente un corso a Crognaleto e una piccola dimostrazione a Giulianova, oltre alla partecipazione a “Sportissimo” di Teramo.Si esercitano anche i ragazzi delle scuole: “Abbiamo una convenzione col Liceo Scientifico – prosegue il nostro cicerone-,  ma se i ragazzi sono minorenni c’è bisogno del consenso dei genitori e possono sparare solo ad aria compressa.” Anche chi usa le armi per mestiere, come guardie giurate nonché la polizia locale e quella provinciale, effettuano sessioni di prova.Giancarlo non nega che il problema più grande è la carenza di fondi: “Siamo senza fini di lucro, quindi facciamo pagare solo il costo vivo del materiale e quello che s’incassa viene reinvestito negli impianti e nella promozione sportiva. Qui a fianco c’è in costruzione la nuova palestra con trenta linee di tiro dai dieci metri, ma la ditta cui avevamo affidato i lavori è fallita”.
Il vero cruccio è forse un altro: la vecchia sede del Tiro a Segno, divenuta un ricovero notturno di senzatetto e tossicodipendenti, cade a pezzi. Dovrebbe diventare la nuova sede di rappresentanza, ma i soldi per ristrutturarla non ci sono. Davvero un peccato. L’undici dicembre di quest’anno si svolgerà la cena sociale cui parteciperà quasi sicuramente anche il presidente nazionale, Ernfried Obrist.