Fabrizio Pizii è il segretario della scuola calcio ADS Bellante. Al nostro giornale racconta le diffi coltà nella gestione di una società sportiva che coinvolga i più piccoli: “Solo dopo più di un mese di battaglia il Comune ci ha concesso un campo in affitto per i nostri allenamenti”. Un problema che esprime sin da subito
un vero e proprio scontro politico. “La vecchia scuola calcio del paese, il Lokomotiv Bellante, era nata da un’idea di alcuni esponenti politici”, ma è risultata un’idea fallimentare in quanto “l’anno scorso non s’era iscritto nessuno, e la scuola aveva chiuso. Allora io e un mio amico ci siamo detti se non era il caso di ricominciare con questo tipo di progetto, e ci sta andando bene. In poche parole, abbiamo rotto il giocattolo”. Un giocattolo che, a dire di Pizii, era ben fi nanziato fi no ad un anno fa, con circa 36.000 euro versati dal Comune, e che oggi viene sovvenzionato “poco e niente”, in base al numero delle utenze. “Appena abbiamo aperto la nuova scuola, ci siamo ritrovati con oltre sessanta iscritti”. Ma non è evidentemente bastato al Comune come garanzia di successo dell’operazione. Dopo quasi due mesi, infatti, ancora nessuna risposta è giunta per la richiesta dell’utilizzo di una palestra al chiuso di cui servirsi per gli allenamenti invernali, lamenta Pizii, e non è l’unico disagio rimasto. “Prima volevano darci il campo di Bellante paese, quando tutti i nostri iscritti sono di Bellante stazione, e avrebbero così causato parecchi disagi per i trasporti. Ora ci hanno dato questo campo a Mulino S.Nicola, che però possiamo utilizzare solo due volte a settimana, mentre in altri tre giorni è usato dalla squadra di Castellalto, la Val Tordino”. Sembrano davvero troppi inconvenienti per una squadra che si autofi nanzia, non avendo ancora sponsor. E questi inconvenienti, ne è convinto il segretario dell’ADS Bellante, non sono comuni a tutte le squadre di giovani del nostro territorio. “Addirittura, anche l’affi tto stesso all’inizio era proibitivo, e solo recentemente è rientrato nella norma”.