Ruzzo: Buoni propositi

strozzieri2Si è insediato al Ruzzo il nuovo consiglio d’amministrazione presieduto da Claudio Strozzieri. Avvocato di Controguerra, sposato, padre di due fi gli, patrocinante in Cassazione, è stato magistrato onorario presso la Pretura di Nereto. Ha inoltre pubblicato molti studi ed articoli sul diritto del lavoro. Si è già scritto del perché e come ci sia stato un “ribaltone”

in seno alla società acquedottistica locale e delle conseguenti polemiche politiche. Su questo destra e sinistra non si fanno mai mancare niente. Ciò che più è venuto alla ribalta in questi primi “vagiti” del nuovo cda, è che una settantina circa di assunzioni sarebbe stata effettuata dalla Ruzzo reti per chiamata diretta e senza concorso durante la precedente gestione. Il nostro periodico si occupò del problema quasi un anno fa (gennaio 2011) quando l’amministrazione navigava in acque apparentemente tranquille. I nuovi ‘condottieri’ avrebbero quindi “messo le mani avanti”: ci sarebbe una votazione del consiglio all’unanimità per inviare la documentazione alla Corte dei Conti. Vi rientrerebbe anche la spinosa questione dei capannoni di cui si è trattato nel precedente numero. Ovviamente, si parte sempre con entusiasmo e con la voglia di cambiare prassi consolidate: nelle prime dichiarazioni da presidente, Strozzieri ha affermato che il Ruzzo sarà un vero “palazzo di vetro, improntato alla massima trasparenza e al massimo rispetto della legalità”. Inoltre “gli utili verranno reinvestiti per il potenziamento delle strutture, l’ottimizzazione dei servizi e anche per incrementare le assunzioni”. E’ auspicabile che queste ultime siano per i fontanieri e gli operai e non per un potenziamento impiegatizio che sembra non subire fl essioni, di cui però molti utenti si chiedono il perché. Ovviamente, se ci sarà un’inchiesta della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica teramana è tutto da vedere, ma è opportuno sottolineare come ogni volta raramente paghi la classe dirigente altolocata, ma i cittadini, sempre più indifesi, cui dare una pacca sulle spalle giusto prima delle elezioni.