Stefania Nardini, dirigente scolastico

stefania nardini“Mi sono preparata per il ruolo che rivesto oggi; è stato un percorso lungo e tortuoso, ma l’ho affrontato sempre con uno spirito positivo e soprattutto cercando di conciliare il mio ruolo di madre e quello di dirigente”. Stefania Nardini, dirigente scolastico e preside dell’ITIS di Teramo, si racconta. La dirigenza è stata una scelta a cui si è dedicata con caparbietà, dopo la laurea ha intrapreso un percorso formativo lungo e complesso, importante, a suo avviso, per essere vicino alle problematiche dei giovani ed essere in grado di intervenire per dare risposte concrete anche alle famiglie; diversi master all’attivo, tra cui quello biennale per dirigenti scolastici a Teramo, poi a Ferrara per un master sui segnali di rischio e devianza giovanile, due master a Roma, uno sulla valutazione del sistema scolastico e l’altro su leadership e management, infine un master a Firenze, ancora su leadership e management. Non ha esitato a spostarsi in giro per l’Italia proprio per avere una preparazione completa e sempre aggiornata, per rispondere a quelle che sono le esigenze dei giovani e di una scuola in continua evoluzione. Due figli, di cui va molto orgogliosa, uno laureato e l’altro prossimo a raggiungere lo stesso traguardo, ha aspettato che crescessero per dedicarsi con più costanza al suo lavoro. Da due anni guida l’IIS “Alessandrini-Marino”, di cui fanno parte IPSIA, ITIS e il nuovo Istituto Tecnico Superiore Agroalimentare post-diploma. Sotto la sua dirigenza sono stati raggiunti obiettivi di qualità per l’istituto teramano, come l’essere selezionato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca tra le istituzioni che saranno finanziate per il “Patto per la Scuol@2.0”, progetto didattico innovativo per lo sviluppo tecnologico dell’insegnamento; l’IIS Alessandrini-Marino è l’unica istituzione scolastica della regione Abruzzo indicata dal Ministero, ed in Italia sono solo dieci le scuole selezionate.. Molto attiva anche nel sociale, Stefania Nardini fa parte della Croce Rossa Italiana, è membro dell’Osservatorio della famiglia e giudice specializzato presso la sezione minorile della Corte d’Appello di L’Aquila. Certamente non ama l’ozio e racconta di essere anche una grande appassionata di letteratura. È una donna caparbia e rigorosa, soprattutto con se stessa, e attribuisce alla sua filosofi a e al suo pensiero la capacità di lavorare senza particolari difficoltà in un istituto prevalentemente maschile: “E’ fondamentale il rispetto per l’uomo, senza differenziazione alcuna tra uomo e donna, per me vale esclusivamente il concetto di persona”.