SOLO UN PRECARIO SU NOVE ACCETTA L’ASSUNZIONE

Vittime  di un crudele Algoritmo

Sono partite le assunzioni, ma secondo l’Anief si tratta di una decisione estremamente sofferta per i precari della scuola: “Finora solo uno su nove ha detto sì” e l’Anief  avverte che : “Cresce il numero delle rinunce obbligate. Ai 40mila aventi diritto che hanno rinunciato a presentare domanda, si stanno aggiungendo i tanti casi di docenti che l’algoritmo ministeriale ha spedito a centinaia di chilometri da casa: il  sistema automatico predisposto dal Miur non ha considerato che  i 40-50enni hanno legami troppo vincolanti al proprio territorio  d’origine per via delle incombenze familiari, che pesano più della possibilità di conquistare  finalmente il posto fisso anche se lontano. E se è vero che il numero di assunzioni,  rispetto alle 150mila iniziali , scende di giorno in giorno, è altrettanto vero che sale quello dei supplenti che saranno chiamati ancora una volta fino al 30 giugno come tali (oltre 100mila secondo le previsioni).Sarà la risposta più chiara a chi si ostina da mesi a dire che la riforma si sarebbe vinto il precariato”, ha sottolineato Marcello Pacifico, presidente Anief, che aggiunge: ” sono già 9mila quelli che hanno fatto ricorso al Tar per la mancata inclusione nel piano di assunzioni”. Non è una decisione facile – ha sottolineato l’Anief – quella che hanno dovuto prendere 7mila dei 9mila docenti precari, a cui il Miur ha inviato, nella notte tra l’1 e il 2 settembre, la proposta di assunzione della fase B, da attuare in una regione diversa da quella di appartenenza. Una scelta sofferta che il Miur forse avrebbe potuto rendere più leggera se avesse provveduto a censire correttamente anche quelle sedi e quelle cattedre che anche per questo anno saranno coperte da supplenze.

Fonte: Anief