se Teramo vuole definirsi Capoluogo urge che abbia inizio una discussione pubblica

Se Teramo vuole continuare a definirsi Capoluogo di provincia è urgente che abbia inizio una discussione pubblica sui servizi essenziali che questa città deve salvaguardare e deve istituire affinché possa risultare più vivibile e più civile.

L’annoso problema del commercio che ha subìto i marosi di una crisi drammatica, senza che le istituzioni offrissero il benché minimo aiuto al settore, va a confluire con l’altro problema delle famiglie lasciate sole a gestire la crescita e l’integrazione sociale dei propri figli.

Le due prospettive, apparentemente diverse e slegate fra loro, potrebbero trovare un punto di incontro nell’istituzione di una Ludoteca comunale con annesso servizio di Baby parking.

Come è noto, la ludoteca rappresenta uno spazio destinato alla promozione e alla diffusione della cultura del gioco, con particolare riguardo ai bambini; essa può certamente contribuire alla crescita psico-fisica dei minori e all’acquisizione di abilità sia sul piano individuale che di gruppo, specie nei soggetti in età evolutiva.

È parimenti noto e sperimentato che il servizio di baby parking rappresenti un luogo accogliente per i bambini e dotato di ampia flessibilità per adattarsi alle esigenze dei genitori, in quanto è un centro di custodia oraria che fornisce un servizio socio-educativo-ricreativo, laddove lasciare in affidamento i bambini entro il limiti di permanenza consentiti.

Un contenitore siffatto è un interessante supporto per la crescita e lo sviluppo intellettuale, cognitivo e sociale dei bambini, grazie ad attività e laboratori creativi che favoriscano la socialità e la comunicazione con i coetanei.

L’istituzione di uno spazio attrezzato per tali finalità si rivelerebbe di grande utilità per l’intera comunità: per il baby parking non occorre alcuna forma di iscrizione in quanto il servizio si effettua ad ore; inoltre le spese potrebbero essere nulle per l’Amministrazione comunale in quanto il personale ivi impiegato potrebbe essere retribuito tramite apposita convenzione sovvenzionata direttamente dai commercianti che si gioverebbero del servizio in quanto i genitori – lasciando in ludoteca i propri figli – avrebbero tutto l’agio di poter passeggiare, socializzare, fare spese e dedicarsi più a se stessi e alle proprie esigenze personali.

Potrebbero essere pensate delle forme di abbonamento, di scontistica per i negozi convenzionati, di agevolazioni per impianti sportivi, palestre, studi medici, ecc. Addirittura i servizi potrebbero essere integrati con il baby sitting o il baby taxi, con varie forme di animazione, di organizzazione di feste, compleanni, e quant’altro.

La ludoteca è un servizio essenziale per la comunità ed è una valvola di decompressione dalla fretta quotidiana che divora le famiglie, concedendo momenti di svago ai bambini e momenti di libertà per i genitori per lavorare, fare la spesa, risolvere urgenze sanitarie o di qualsiasi altro tipo, oppure semplicemente per il proprio tempo libero e per il relax.

Non va dimenticato che una ludoteca pubblica agevola l’integrazione di tutti i minori, primi fra i quali quelli disabili, stimolando la comprensione e l’apprendimento, pur non interferendo con le strutture scolastiche ed educative.

Quanto alla sua concreta collocazione, mi sembra un’occasione felice il fatto che gli ex Uffici regionali dell’Azienda di Promozione Turistica – ubicati al piano terra del Palazzo della Sanità di Via Oberdan – siano stati appena liberati e sono certamente a disposizione, dato che la proprietà dell’immobile è della Provincia di Teramo.

Quella location è davvero perfetta in quanto è adiacente al parcheggio di Piazza Martiri Pennesi, offre un ampio porticato per i giorni di pioggia, garantisce una completa visibilità dall’esterno affinché i genitori possano controllare i bambini senza interferire con le attività e non da ultimo è un luogo di cerniera per tutto il centro storico, onde consentire di essere facilmente raggiunto da ogni parte e quale base per passeggiate, incontri ed acquisti.

La ludoteca pubblica può essere istituita direttamente dall’Amministrazione Comunale e facilmente affidata con apposita convenzione alla gestione di terzi, previa redazione di adeguata progettazione sia degli spazi che delle attività da svolgervi.

Né possono ostare i soliti problemi di bilancio in quanto con la Provincia si potrebbero attivare scambi, permute e compensazioni onde acquisire in uso i locali, al pari di quanto già fatto nei locali dell’ARCA, il Laboratorio per le Arti Contemporanee sito in Largo San Matteo (laddove l’immobile è della Provincia ma il Laboratorio viene gestito dal Comune).

Circa il personale necessario al funzionamento del servizio, credo che vi siano ampi margini di trattativa con le associazioni di commercianti che trarrebbero grande giovamento dall’attivazione della ludoteca, consentendo un rilancio del centro storico e di tutte le attività imprenditoriali che vi hanno sede.

Quanto alle somme necessarie per l’acquisto delle attrezzature ludiche, differenziate per classi di età, per l’arredo dei locali e quant’altro, si potrebbe ricorrere all’attingimento dagli appositi fondi europei e dagli specifici bandi regionali e nazionali che periodicamente offrono opportunità per simili progettualità.

Personalmente, in quanto consigliere comunale, ho predisposto apposita mozione da sottoporre all’attenzione della prossima seduta consiliare del 30 novembre.

Spero che tutte le forze politiche e tutta la cittadinanza siano compatte nella condivisione della necessità di cogliere l’opportunità per uno scatto di qualità della città di Teramo.