TUTTI IN ATTESA DEI SALDI

saldi_teramo_mensile_primapaginaA dicembre le vendite di capi di abbigliamento sono calate del 10% rispetto allo stesso mese del 2009, a dimostrazione che la crisi incide ancora pesantemente sull’economia delle feste. Ora commercianti e clienti (6 su 10) aspettano i saldi, specialmente per gli acquisti piu’ costosi, e gli esperti prevedono sconti interessanti. “Dopo un novembre deludente il mese di dicembre ha evidenziato una piccola ripresa e, solo in prossimita’ del Natale, l’interesse dei consumatori e’ stato decisamente migliore anche se

non di grande rilievo, dal momento che per i regali si fatto molto ricorso al riciclo e alle offerte a basso costo del mercato cinese “,  spiega Roberto Manzoni, presidente della Fismo, la Federazione italiana del settore moda. “Anche sotto Capodanno – continua – molti nostri esercenti hanno riscontrato un mercato fiacco. La crisi c’e’, manca ancora un vero clima di fiducia verso la ripresa”. Il consuntivo su dicembre della Fismo rivela che si e’ registrato un calo di vendite di circa il 10% rispetto al 2009 con un andamento piu’ sfavorevole nelle regioni del Centro Sud e con qualche segnale di inversione di tendenza al Nord. Ed anche sotto Capodanno la flessione si puo’ stimare in un 10-15%. Le tendenze all’acquisto si sono orientate verso capi di utilita’ e di prezzo unitario inferiore alla media dei natali precedenti. In molte citta’ i saldi inizieranno dal 6 gennaio: “Quasi il 40% dei consumatori e’ orientato ad effettuare acquisti nei negozi tradizionalmente frequentati – aggiunge Manzoni – e si prospettano opportunita’ sicuramente interessanti. La crisi spinge infatti in alto le proposte di sconto che nel corso degli ultimi anni si stanno attestando su medie piu’ elevate. Dal 20% si sta passando via via al 30% e in molti casi al 40% e 50%. La raccomandazione – prosegue – e’ quella di fare acquisti presso i negozi conosciuti, per potere avere un raffronto preciso tra prezzo originario e prezzo scontato e contare sulla disponibilita’ dell’esercente sia per quanto riguarda il ‘cambio merce’ sia per quanto riguarda le modalita’ di pagamento”.