Lo staff del Governatore

chiodi gianni governatore regione AbruzzoNon se siete d’accordo,ma abbiamo necessità di credere e di recuperare fiducia nei Signori del Palazzo, a Roma come in loco. Facciamo la nostra parte, impegnando il massimo della buona volontà. Sarebbe già un bel passo avanti se, fra tanti catastrofisti, potessimo tornare al bicchiere mezzo pieno. Un po’ di ottimismo è

necessario, dopo aver toccato il fondo del pozzo nero. Ma non è facile, ahinoi!, se Lorsignori fanno l’impossibile per ricondurci nel tunnel. Un esempio? Sfogliamo il giornale e leggiamo con sollievo la soddisfazione del governatore Chiodi sullo stato della nostra Regione. “Tutto per il meglio” secondo il numero uno del vertice abruzzese. Ok su tutta la linea. Dai debiti diminuiti ai costi della politica tagliati. Meglio che altrove. Evviva! Ma l’ottimismo passa subito in cavalleria quando, tornando a leggere il giornale, si fa avanti una gentile signora sindacalista (per la cronaca Silvana de Paolis del Direr Abruzzo, federazione dirigenti e quadri direttivi delle Regioni), che spara una sua filippica all’indirizzo del medesimo governatore dell’Abruzzo. Diffidato a ridurre il suo staff e il personale della pletorica segreteria. Con costi da sballo, dice lei. Sollecitato, inoltre,”un corretto e trasparente sistema nel conferimento degli incarichi, che consenta di mettere la persona giusta al posto giusto”. Conclusione perentoria: “Chiodi comincia tagliare i costi delle segreterie politiche e del suo staff”. Ma abbiamo capito bene? Non è vero, dunque, quello che ci racconta il governatore su tagli e risparmi? O è la sindacalista a vedere doppio? Fate luce. Noi poveri pivelli a chi dovremmo credere, in nome di quella fiducia che ci sforziamo di restituire a noi stessi? Per quanto ci consta, lo staff presidenziale non deve essere poi tanto pletorico e in soprannumero, se il medesimo (a cominciare dall’impegnatissimo Presidente), interpellato da “PrimaPagina” su questioni importanti e di pubblico interesse, non si è degnato di fornire una risposta. Sia pure più volte sollecitata. Il problema allora, per noi cittadini, diventa duplice: lo staff presidenziale è solo in soprannumero, come dice la signora sindacalista, o anche inefficiente?