“Porta a porta”: è solo un fatto culturale?

raccolta differenziata Come in tante città italiane (ma anche all’estero), da qualche mese la nostra Teramo effettua la raccolta rifiuti con il cosiddetto “PORTA A PORTA”. Sull’argomento, presto – anzi, prestissimo – scoppieranno polemiche, in parte fondate ed in parte meno. Innanzitutto – salve le spiegazioni in dettaglio

che l’Amministrazione Comunale e la TEAM forniranno – è bene comprendere che significa “Porta a porta”. In pochissime parole, vuol dire che i cittadini, sulla base di uno specifico calendario, dovranno portare fuori il portone di casa – la sera ed in determinati orari – i propri rifiuti, ben chiusi in appositi sacchetti, collocati in contenitori rigidi o meno che – vuoti – dovranno essere ritirati ogni mattina successiva, prima delle 8 (salvo diversa disposizione).Chiarito che ogni sera si potranno “conferire” solo determinati rifiuti (organico o secco o vetro/ plastica etc…), vediamo, sinteticamente, i principali pro e contro. PRO • Diminuiranno rifiuti “scomposti” e sacchetti abbandonati vicino agli attuali cassonetti. • Su un piano puramente previsionale, diminuirà il volume (o peso) dei rifiuti da trasportare, una volta raccolti nella forma differenziata, nelle discariche autorizzate. • Dovrebbe essere assicurata una maggiore igiene/pulizia delle strade. CONTRO • Se non saranno realizzate le cosiddette “ISOLE ECOLOGICHE”, in zone facilmente accessibili, sarà disagevole per molti (specie anziani – che non hanno balconi dove…conservare – ad esempio – l’organico). Immagino, con terrore, alla ‘obbligata’ conservazione per 2 o 3 giorni dei residui di pesce o carne! • A parte i pochissimi che abitano a Teramo città (centro storico e zone immediatamente contigue) in case o villette monofamiliari, cosa accadrà nei condomìni? Si metteranno in fila i piccoli secchi o si sceglierà – d’accordo con la TEAM – di mettere dei grandi contenitori? Ma così facendo, si elimineranno i cassonetti dalle strade per sostituirli, nei pressi di ogni condominio…con tanti cassonetti più piccoli! Alcuni teramani sostengono, infatti, con toni tra il preoccupato e l’irato, che è inconcepibile il dover conservare in casa, per minimo due giorni interi, i rifiuti, carne e pesce compresi. E chi non ha balconi, come accade in molte case a Teramo centro, dove li dovrebbe tenere questi rifiuti “puzzolenti” ? Allora, fermo restando che la raccolta dei rifiuti (differenziata in partenza, ma dopo lo è ancora?), come ho detto, sia un fatto culturale, come non dare un bel po’ di ragione ai nostri bravi concittadini? Il tema è caldo ma anche foriero di polemiche, anche per le negative esperienze registrate, sulla costa teramana, l’estate scorsa.