Tra problemi e buon governo

civitella del tronto (teramo)Nel variopinto panorama locale teramano trovano posto evidenti criticità, ma anche casi di virtuosismo. Molto legati all’urbanistica sono i problemi presenti nel quartiere del Castello: dalla mancata pulizia dei gradini che costeggiano il castello stesso – sui quali recentemente una signora è scivolata

– alla costante presenza di buche nel manto stradale che, pur ricoperte di cemento, si ripresentano dopo ogni pioggia. Dal comitato di quartiere fanno sapere che sarebbe il caso di rivedere la cartellonistica della zona, per meglio segnalare i divieti di sosta, ad esempio nei pressi delle curve, e combattere il fenomeno dei parcheggi selvaggi. Inoltre, sempre per il comitato sarebbe necessaria la presenza di una pattuglia dei carabinieri perché i cittadini scambiano le strade della zona “con piste di corse automobilistiche”. Non mancano problemi presso l’area recintata del Ruzzo, uno spazio ‘ingestibile’ e pericoloso per icani che vi sono portati a passeggio, come hanno più volte fatto presente i residenti. A Civitella del Tronto i problemi sono invece maggiormente legati al turismo. Un turismo che dovrebbe sostenere l’economia di uno dei Comuni più grandi di Teramo, ma che nonostante la presenza della famosa Fortezza fa fatica a portare proventi nelle casse del paese. Proprio sotto il belvedere, inoltre, dovrebbe nascere una nuova cava, mentre per quelle vecchie ancora non sono stati approntati progetti di ripristino ambientale, volti a trasformare le zone, ad esempio, in aree di campeggio, che mancano totalmente. Stesso discorso vale per le tre grandi strutture del Comune, le vecchie scuole elementari, la vecchia sede comunale e il Mini Hotel, mai inquadrati in progetti di rilancio del centro storico. I motivi di questa disorganizzazione programmatica il comitato di quartiere li ascrive all’amministrazione, che nonostante l’appartenenza alla stessa area politica – di centrodestra – non sarebbe riuscita a formare la giusta sinergia con la Provincia e la Regione. Diverso è il caso di Cologna Paese. Nonostante il Piano Regolatore non sia stato aggiornato da vent’anni, non si rilevano grandi problemi di trasporto o d’urbanistica. E’ stato attivato il bus-navetta, per garantire un maggior collegamento anche con le frazioni, come mantenimento di una precisa promessa elettorale dell’attuale amministrazione, e sono stati avviatii consigli di quartiere, per accogliere e cercare di soddisfare le richieste dei singoli cittadini. Dal comitato informano come “esistono delle problematiche, ma siamo consapevoli che mancano i fondi per risolverle. Per questo, non la consideriamo neanche una criticità, essendo abituati a questa situazione”. Le varie associazioni presenti nel territorio organizzano sagre, manifestazioni, feste e serate teatrali, e i proventi raccolti vengono reinvestiti nel paese, per sopperire alle mancanze economiche delle casse comunali. Non la stessa situazione si registra a Bellante. Qui il comitato di quartiere segnala il disinteresse dell’amministrazione nel risolvere i problemi del territorio: non solo nell’ambito dei trasporti, con la presenza di sole tre corse tra paese e stazione, ma anche per la valorizzazione del belvedere cittadino, dove attualmente gli abitanti non possono godere del panorama, coperto dai pini nati nella zona. Inoltre, le tante organizzazioni culturali e territoriali non sono mai riuscite a trovare una coordinazione da parte del Comune, finendo per organizzare eventi simili nelle stesse serate, così da riflettere i problemi anche sul turismo.