Primo passo verso la democrazia partecipativa

“sconto sulle tasse comunali per chi sistema uno spazio pubblico”.

Era nell’aria già dopo ferragosto che il governo Renzi volesse dare una

piccola spinta ai comuni per promuovere la
partecipazione dei cittadini nella gestione del patrimonio comunale.

A Teramo il consigliere comunale Gianluca POMANTE che già in campagna elettorale aveva predisposto una bozza
di “regolamento per l’individuazione e la disciplina dei Beni Comuni” ha presentato in Consiglio nella seduta del 29 agosto un emendamento al Regolamento IUC, passato senza votazione (perchè recepito direttamente dall’Amministrazione Brucchi). Tale emendamento prevede la riduzione della TARI per il cittadino virtuoso che si impegnerà con il Comune a mantenere pulito e curato il giardino pubblico sotto casa, ad eliminare i graffiti
ritinteggiando i muri della propria strada, a risistemare il marciapiede, a riparare le buche nell’asfalto, a sistemare le aiuole, ecc.
Un passaggio questo che si è rivelato molto importante, e che prelude all’approvazione del “Regolamento per l’individuazione e l’uso dei beni comuni”, punto fondamentale della cittadinanza attiva e passaporto della democrazia partecipativa, che il Consigliere Pomante ha sempre dichiarato di avere molto a cuore.
La bozza di Regolamento se condivisa sia dai consiglieri di maggioranza che di opposizione potrebbe essere il primo passo verso l’approvazione di un provvedimento, utile per i cittadini e per la collettività locale, da parte di tutto il
Consiglio comunale.
L’avv. Pomante, tenuto conto che questo sarebbe solo un primo passo verso la democrazia partecipativa, ha inoltre precisato : “Ho ribadito anche la necessità di approvare i regolamenti per le consultazioni popolari e per quelle di settore”.
Contribuisci a fare più bella la tua città e ottieni uno sconto sulla Tasi: questa è una delle novità contenute nel decreto legge 12 settembre 2014 varato dal Governo nel Consiglio dei Ministri dello scorso 29 agosto.
Il cosiddetto decreto legge “Sblocca Italia” prevede infatti, all’articolo 24, che la riduzione o l’esonero  dal pagamento del corrispondente tributopossa essere concesso a “cittadini singoli o associati” che abbiano presentato un progetto da realizzare per la riqualificazione del territorio urbano o extraurbano.

In questo modo potrebbero scendere in campo anche gli oltre 40 comitati di quartiere, di Frazione, associazioni
civiche rappresentanze di categoria presenti nel territorio comunale sia nel centro che nella periferia della città. Il prossimo anno dovrebbero essere molti i Comuni che potrebbero adottare questo provvedimento. L’aliquota TASI infatti è  fissata dalle singole amministrazioni comunali e quindi sarà loro compito decidere a chi fare lo sconto, in quale percentuale, per quanti mesi ed in cambio di cosa. Se il meccanismo funziona potrebbe aiutare quel «rammendo delle periferie» auspicato dal Senatore a vita Renzo Piano, come abbiamo riportato nel numero precedente di “Prima Pagina”.
«L’idea viene dalla Gran Bretagna-sottolinea il viceministro per le Infrastrutture Riccardo Nencini – faceva parte delle
riforme presentate dal premier David Cameron all’inizio del suo mandato».
L’obiettivo del Governo è moltiplicare gli interventi spontanei dal basso che da tempo si rilevano in tutto il Paese.
L’associazione DEMOS sta già lavorando, su sollecitazione di consiglieri ed amministratori comunali per sottoporre
ad ogni singola amministrazione comunale della Provincia e in ambito regionale una bozza di regolamento per l’individuazione e l’uso dei beni comuni sulle tracce dell’esempio del Comune di Bologna in cui questo regolamento è vigente sin dallo scorso mese di giugno.
Questo chiaramente è solo un passo verso la democrazia partecipativa, ma è pur sempre un passo. E quindi citando Galilei potremmo dire: “E pur si muove.”

PrimaPagina, edizione Settembre 2014 – di Raffaele Raiol