Pappagalli dal collo rosa

pappagallini_rosaPappagalli dal collo rosa: gli amici inseparabili

“Per tutta la vita” non è un’espressione che definisce solo le relazioni umane. Una specie di pappagalli, scientificamente chiamati Agapornis, sono comunemente definiti “gli inseparabili”. La specie più diffusa in cattività  è “l’inseparabile dal collo rosa” ma dal piumaggio verde intenso,  più scuro

nelle parti superiori che sfuma sino al giallognolo nelle parti inferiori. La fronte rossa che sfuma in rosa vivace fino alla gola e alla parte superiore del petto. Le ali sono verdi e le remiganti nere con riflessi blu. I giovani mostrano colori meno intensi, verde più pallido e un rosa della testa particolarmente sfumato. Gli inseparabili raggiungono la maturità sessuale intorno ai 6 mesi di età, ma è preferibile farli riprodurre intorno ai 15/18 mesi. A tale scopo è bene fornire ogni gabbia, nella quale è consigliabile ospitare una sola coppia, un nido del tipo a cassetta orizzontale provvisto di foro d’entrata e sportello per l’ispezione (dimensione 25/15/20h), imbottita con rametti di salice, erbe prative e pezzetti di legno in grado di creare il giusto tasso di umidità essenziale per la schiusa delle uova. Il nido va collocato nelle parti più alte e riparate della gabbia o esternamente a essa agganciandolo a uno degli sportellini. Mediamente gli Agapornis depongono 4/5 uova covate dalla femmina per 22 giorni, dopo la schiusa lo svezzamento dei piccoli viene completato nel giro di 6/7 settimane.  Questi uccelli possono essere alloggiati sia in gabbie (dimensioni minime 55/35/35h) che in voliere (minime 120/40/42h), preferibilmente di forma rettangolare per il benessere nel movimento dei soggetti, provviste di almeno due posatori (meglio se ricavati da rami naturali) disposti parallelamente e alla stessa altezza per favorire la scelta del posto in cui dormire, altri in prossimità dei beverini e delle mangiatoie. Per l’esercizio fisico è bene inserire all’interno delle gabbie dei giocattoli: pezzi di legno, altalene o campanelle etc. Una buona alimentazione consiste nel somministrare un’apposita miscela per piccoli parrocchetti/inseparabili (mix di miglio, avena, panico, scagliola, frumento,  semi di girasole, canapa e lino); l’osso di seppia è essenziale per l’apporto di sali minerali. È utile integrare giornalmente frutta e verdura (in particolar modo carote e tarasacco) e settimanalmente una spiga di panico, del pastoncino all’uovo e semi germinati. L’acqua va rinnovata giornalmente. Ogni qualvolta i pappagalli mostrino segni diversi dalla normale routine: rimanere sul fondo della gabbia senza segni di socialità, piumaggio gonfio, respirare a bocca aperta con piccoli rantoli etc., bisogna rivolgersi al veterinario senza intraprendere delle cure “fai da te” con medicinali.   Di Alessandra D’Andrea veterinario

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