Come ci insegna la Storia, ogni crisi economica porta alla luce tensioni e problemi sociali sopiti a lungo, e quella del 2008 non ha certo fatto eccezione. Dal crollo dei subprime alla conseguente recessione, tra i motivi di disincanto e cinismo, sviluppati dagli italiani secondo il Censis, un posto di primo piano spetta al costo della politica, un tema che si è fatto ancora più scottante da quando il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e Beppe Grillo ne hanno fatto il centro di molti loro discorsi. In particolare da gennaio 2015, accompagnata dalle consuete discussioni e polemiche, entrerà in vigore la nuova riforma riguardante il taglio degli stipendi degli assistenti di Camera e Senato. Tuttavia tale iniziativa riguarda soltanto un aspetto delle spese generali esercitate dalla nostra classe dirigente. Per questo Tag24 ha promosso la realizzazione di Welcome to Politaly: i costi e gli sprechi della politica nel Belpaese, un’infografica che racconta e riassume gli aspetti più evidenti di questa situazione. A curare la raccolta dati dell’infografica è scesa in campo la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Niccolò Cusano, che ha ricavato le proprie informazioni incrociando i dati di più siti autorevoli. La delicatezza dell’argomento infatti ha richiesto una precisione assoluta, e per questo le fonti principali sono state il sito dell’Inps e quello della Camera stessa, ai quali sono stati affiancati per informazioni di contorno articoli di news. Il risultato di tale lavoro porta a dei numeri interessanti, a partire dal costo annuale che la nostra Camera dei Deputati ha per i cittadini, ovvero oltre 96 milioni di euro. Del resto un deputato, tra diaria, indennità e vari tipi di rimborso spese può arrivare a guadagnare 166.400 euro netti in un anno. Un numero non indifferente, specie se consideriamo come ci siano deputati e senatori capaci di arrivare a percentuali di assenteismo che sfiorano il 100%. Altrettanto interessante è il confronto delle ore lavorative di lavoratori dipendenti e deputati, dove i primi si impegnano per una media di 40 ore a settimana con 20 giorni circa di ferie retribuite, mentre i secondi lavorano mediamente 20 ore a settimana con 45 giorni di ferie annuali. Una panoramica europea permette poi di confrontare il numero di parlamentari italiani con quelli degli altri paesi vicini. Ad esempio in Italia abbiamo 945 parlamentari, numero che in Germania scende a 689 e in Spagna a 614. “È un tema molto sentito dai nostri lettori quello dei costi della classe politica, visto il problema di mancanza di lavoro e del costo vita in Italia. Cresce sempre di più la distanza tra chi guadagna molto e chi troppo poco, il salario medio reale ha una crescita minima e l’opinione pubblica si indigna di fronte a cifre giudicate troppo alte. Abbiamo sviluppato insieme alla Facoltà di Scienze Politiche un’analisi dettagliata su questi temi in occasione delle discussioni avvenute di recente alla Camera e al Senato relativamente ai tagli dei superstipendi a partire da Gennaio 2015. Queste ultime decisioni dovrebbero portare ad un risparmio di poco meno di 97 milioni di euro, il totale delle economie sui bilanci di Camera e Senato per il periodo 2015-2018” ha commentato a riguardo lo staff di Tag24.it.