Piccoli arbitri CRESCONO

arbitri1Ai Prati di Tivo il raduno precampionato per

selezionare le giovani leve

Dall’uno al 5 Agosto si è svolto a Prati di Tivo, presso l’hotel Miramonti, il Raduno Precampionato O.T.S. rivolto a tutti gli arbitri della sezione di Teramo, ma ideato soprattutto per i ragazzi appena entrati nel settore.

Quella dell’arbitro è una figura che viene spesso posta in secondo piano nel mondo calcistico e che riemerge, quando lo fa, per essere mirino di orde di tifosi urlanti o oggetto di tanto acclamati “scandali”. Pochi sanno cosa significhi e cosa comporti questo mestiere. Innanzitutto prima di diventare ufficialmente “arbitri” si è tenuti a partecipare ad un corso alla fine del quale va sostenuto un esame scritto e orale su argomenti di carattere disciplinare e tecnico, inoltre un arbitro è tenuto a mantenere per tutto l’arco della stagione agonistica una preparazione fisica adeguata per cui deve sostenere dei test fisici di resistenza di solito due volte a stagione, uno all’inizio dei vari campionati, e un altro a metà stagione. Questo per garantire un continuo mantenimento della forma fisica al fine di affrontare al meglio gli impegni stagionali. In caso di non superamento del test, l’arbitro può addirittura ricevere una sospensione dalle designazioni fino ad un mese. Neanche le nozioni teoriche e tecniche apprese vengono lasciate arrugginire dopo l’esame iniziale, infatti, ogni direttore di gara è tenuto a costanti e periodici aggiornamenti e verifiche, il cui mancato superamento può significare la temporanea sospensione dall’attività.
Questo raduno è stato anche mirato alla diffusione della cultura del calcio a cinque, o futsal, sport più recente e certamente meno conosciuto, nell’arbitraggio del quale si sono distinti una decina di ufficiali di gara che hanno raggiunto la categoria regionale e tre quella nazionale (due dei quali, Massimo Tiberio e Paolo Di Luigi, presenti all’evento), tutti provenienti dalla sezione arbitrale teramana. Questo sport, nato in Uruguay nel 1933, prevede la partecipazione di soli cinque giocatori e l’utilizzo di un campo le cui dimensioni oscillano tra i 684 mq (38×18 m) e i 924 mq (42×22 m). Le ristrette dimensioni accentuano la rapidità del gioco, richiedendo un maggiore impegno e una maggiore attenzione dell’arbitro.
Nell’arco di questi cinque giorni i ragazzi, dei quali abbiamo raccolto impressioni tutte positive nei confronti della manifestazione, si sono trovati immersi in una realtà diversa dal consueto, ma che li ha portati a chiarire dubbi e situazioni del mondo verso cui li spinge la loro passione, sono stati rassicurati dalla presenza e dai preziosi consigli dei big del settore appositamente richiesti come ospiti dai tre organizzatori Simone Di Francesco, presidente della sezione arbitrale di Teramo, Lucio Armaroli, designatore degli arbitri, e Martino Di Luigi, coordinatore degli osservatori. Tra coloro chiamati a raccontare le loro esperienze e a presiedere alle riunioni ricordiamo  Gianpaolo Calvarese, arbitro di serie A, Christian Bagnoli, assistente di serie A e B, Carlo Di Marco, ex arbitro internazionale di calcio a cinque e Osvaldo Lolli, colui che si occupa della formazione dei ragazzi delle categorie giovanili.
Tuttavia il vero successo dell’evento risiede nella coesione e nell’unità che si son venute a creare tra tutti coloro che vi hanno partecipato:  “unione” è la parola chiave del raduno stesso. Unione negli allenamenti tenuti ben due volte al giorno, unione nelle otto riunioni che sono state tenute, unione nelle prove atletiche, unione nelle serate organizzate e durante i pasti. Sebbene in poco tempo, sono nate le prime radici di rapporti duraturi e forti, che probabilmente si sarebbero comunque sviluppati nel corso della carriera, ma che gli organizzatori sono stati ben felici di catalizzare.
“Da quando siamo diventati arbitri” dicono questi ultimi, “abbiamo avuto modo di conoscere molta altra gente e in particolare quelli che adesso sono i miei amici più cari. E’ un bene che questi cinquanta ragazzi si incontrino e si frequentino, siamo certi che nasceranno delle forti amicizie”.