Andare in vacanza senza la famiglia. di Anna Maria Ponziani

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summer_nigtSUMMER BY NIGHT

L’emozionante esperienza, per alcuni ragazzi con sindrome di Down, di andare in vacanza senza la famiglia.

di Annamaria Ponziani 

L’ estate è tempo di vacanze, montagna o mare, ma soprattutto mare. I bambini e i ragazzini raggiungono con i loro genitori le località balneari vicine o lontane, gli adolescenti si organizzano con i loro amici, i giovani adulti scelgono autonomamente le loro mete. Ma dove vanno in vacanza le persone Down e con chi? La meta non conta, il problema è con chi. Uomini e donne Down vanno in vacanza con i genitori. Quante volte si vedono in spiaggia mamme e papà, ormai avanti con gli anni, con i loro fi gli Down, anch’essi non più giovanissimi e soli! Non posso non provare una certa tristezza, una specie di insoddisfazione, una sensazione di irrisolto. Cosa è sbagliato? Cosa è venuto meno nella relazione genitori-fi gli Down? E’ mancato un percorso di affrancamento della persona Down dalla propria famiglia che, per troppo amore, ha fagocitato e deresponsabilizzato, le mamme e i papà non sono riusciti a liberarsi di quell’egoismo proprio di molti genitori che vorrebbero avere i figli sempre vicini e pianificare la loro vita, rendendoli spesso insicuri, fragili e prigionieri. L’Associazione sostiene i genitori sulla via della consapevolezza che concedere la libertà è il dono più grande e responsabile per il raggiungimento dell’autonomia e dell’indipendenza da parte dei giovani Down. E allora se è vacanza che vacanza sia! Andrea, Francesca, Noemi e Mattia, con la supervisione di un’operatrice, hanno trascorso 15 giorni al mare, dal 29 giugno al 13 luglio, presso il villaggio Welcome di Tortoreto Lido, lontano dalla famiglia. I genitori li hanno accompagnati certo, ma se al momento dei saluti hanno avvertito un senso di perdita, di distacco, questi sentimenti sono stati subito sostituiti vedendo la gioia, la spensieratezza e la frenesia dell’aspettativa che trasparivano dai volti dei loro figli, che non vedevano l’ora di “sbarazzarsi” di quelle presenze affettivamente ingombranti.

Hanno preso possesso dell’accogliente bungalow in via dei Sogni e poi … alla pazza gioia. Giorni che sono volati tra animazione in spiaggia, dove tra un “Pulcino Pio” e una “Marta la matta” ci si sgranchiva le gambe, tra bagni in mare o in piscina, tra abbuffate mangerecce, e le notti? … magiche. Ogni sera uno stabilimento diverso, una notte balli sfrenati, un’altra musica e canzoni, drink fantasiosi o birra fresca o estrose coppe di gelato ma sempre tanta gioia, tanta consapevolezza di essere adulti. Le ore piccole venivano assorbite con facilità senza mai sacrificare le ore del mattino al sonno ma sempre pronti e scattanti per affrontare un nuovo giorno. Amici nuovi, nuove conoscenze. Il tutto condito da amori che lentamente si smorzavano e amori che, altrettanto lentamente, nascevano. Che tristezza quella mattina del 13 luglio quando, trainando i loro trolley, si allontanavano dal villaggio! In mano il CD del pulcino pio e di Marta la matta a ricordare, durante il lungo autunno e inverno, i momenti spensierati di quella splendida Summer by night.

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