ORSI E … RICORSI

E l’isteria collettiva arrivò a Isola del Gran Sasso. Isteria collettiva da orso, per la precisione.

Più o meno dalla fine di settembre, voci insistenti in paese vogliono la presenza di uno o più orsi a ridosso del centro abitato a pochi passi dal santuario di San Gabriele.
E’ bastata una voce messa in giro chissà come e chissà da chi, per scatenare una nuova storiella urbana. Analogamente alla famosa vicenda del puma scappato dal circo (che ciclicamente torna persino sulle pagine dei giornali nonostante sia una bufala comprovata), qui in molti dicono di aver visto un orso sceso a valle attraversando i boschi che colorano le montagne.
Un orso, o forse un’orsa e il suo cucciolo. O addirittura tre orsi. La notizia corre veloce sulle bocche della gente,
ingigantendosi, storpiandosi, diventando sempre più assurda: eppure in molti ci credono. In molti giurano di aver visto un orso rovistare nei cassonetti dell’immondizia. Altri metterebbero la mano sul fuoco dichiarando che l’orso era tra le fresche frasche del campo sotto casa.
Altri ancora avrebbero visto e sentito questi animali nelle campagne, sotto i ponti, addirittura in giardini privati. Ma di questo fantomatico orso nemmeno una traccia.
Né di quelle che naturalmente dovrebbe lasciare l’animale, né di quelle che invece lasciano sempre più spesso gli animali sociali moderni, gli uomini: le fotografie.
In un’epoca in cui carichiamo sui nostri profili social anche la foto dei maccheroni del pranzo domenicale, sempre pronti a immortalare ogni minimo movimento di una nuvola, possibile che nessuno degli abitanti del luogo sia riuscito a scattare una pur sfocata foto al plantigrado?
Ebbene, contro ogni logica, la gente continua a parlarne.
Certo, poi ci si mettono anche i cervi -quelli sì, presenti sul serio in zona- il cui potente bramito nella stagione degli accoppiamenti ha rimbombato nottetempo per giorni.
E la fantasia popolare, già ampiamente solleticata, ci ha messo poco ad attribuire quei versi ad una bestia feroce. Partono gli allarmismi, telefonate alla Forestale e al Parco Nazionale.
Che ovviamente ha la situazione faunistica costantemente monitorata, e comunque qualora ci fosse un orso in città si saprebbe in via ufficiale.  Nonostante questo, e nonostante la mancanza di segni di qualunque tipo (dagli animali scannati ai danneggiamenti vari) se ne parla ancora.
Ma per fortuna, vogliono le ultime voci del popolo, gli orsi sarebbero stati catturati. Se sani e salvi non è dato sapere, e sì che con una dose di narcotico un orso può anche morire, l’abbiamo visto in Trentino.
Ma se gli orsi forse sono spariti, restano le domande: perché crediamo alle leggende metropolitane? Perché dobbiamo per forza vedere qualcos’altro in un cane che rovista tra i rifiuti? Per tenerci uniti?
Per avere qualcosa di cui (non) parlare? Per avere un elemento alieno in comune? O per poter riempire il vuoto di una vita sempre più connessa ma paradossalmente annoiata?

PrimaPagina, edizione ottobre 2014 – di MikiMoz Capuan