Guardie Zoofile: sensibilita’ e responsabilita’

guardie zoofile teramoDi recente costituito a Teramo il nucleo guardie zoofile. Ne parliamo con Paolo Migliaccio, aquilano di nascita, di professione tecnico di laboratorio e per passione coordinatore regionale per l’Abruzzo delle guardie ecozoofile con già coordinatore regionale Lav. Come nascono e di cosa si occupano le guardie zoofile?

La figura della guardia eco-zoofila, intesa come guardia particolare giurata volontaria adibita alla difesa degli animali e dell’ambiente è prevista dal nostro ordinamento giuridico già da molti anni, ma solo dal 2004, grazie alla legge sul maltrattamento, assume una connotazione precisa. Il compito è garantire le repressione delle infrazioni a leggi a difesa degli animali d’affezione, dell’ambiente e del patrimonio zootecnico. Inoltre, svolge una importante funzione nella prevenzione degli illeciti, nella promozione del concetto di proprietà responsabile degli animali e nella lotta al randagismo. Come si diventa guardia zoofila e da quale organismo dipendono e/o sono coordinate? Le gez sono nominate dietro richiesta di un’associazione riconosciuta, e solo dopo aver seguito un corso di formazione della prefettura della provincia in cui dovranno prestare servizio. Sono pubblici ufficiali con funzioni di polizia giudiziaria e amministrativa. Agiscono rispettando un ordine di servizio del proprio coordinatore. Hanno un regolamento interno e sono organizzate in nuclei provinciali, con il supporto e la supervisione di un coordinamento regionale e del settore nazionale. Quante unità sono presenti a Teramo ed in Abruzzo? A Teramo è presente un nucleo composto da 5 unità, già operative, altre 4 dovrebbero aggiungersi a breve. La presenza femminile è preponderante, si sa che le donne sono le più motivate ed “agguerrite”. E’ stato da poco attivato un nucleo anche a Pescara, e si sta effettuando un corso di formazione per altre 15 guardie che presteranno servizio in varie province. Sono richiesti requisiti particolari? Occorre una giusta combinazione di determinazione e buonsenso, oltre all’amore per gli animali e sensibilità. Chi sceglie di diventare gez dovrà spesso confrontarsi con situazioni difficili. Spesso dietro uncoordinatori provinciali (guardieteramo@ oipaitalia.com) e regionali (guardieabruzzo@ oipaitalia.com). Un caso particolarmente curioso o simpatico?Ricordo la volta in cui ci recammo in un paese terremotato dell’aquilano, dopo una segnalazione che riguardava la presenza di un cinghiale nei pressi di case ancora abitate. Lo trovammo che giocava tranquillamente, in cortile, con il gatto di casa. A quel punto decidemmo, considerata la situazione particolare e la condizione di emergenza, di lasciarlo in custodia al proprietario dell’abitazione, che se ne era preso cura fino a quel momento. Condizioni imprescindibili furono che si impegnasse a lasciarlo libero di entrare ed uscire senza costrizioni, a non tenerlo mai segregato e, ovviamente, a non trasformarlo mai in salsicce! Accarezzare un cinghiale semi-selvatico sul muso, quasi come fosse un cagnolino, è stato davvero emozionante.