Microimprese, gli accordi non bastano

microimpreseLe microimprese e le piccole e medie imprese (PMI) costituiscono il motore dell’economia europea. Sono una fonte essenziale di lavoro, generano spirito imprenditoriale e innovazione nell’UE e sono quindi essenziali per favorire la competitività e l’occupazione”. Con queste parole le ha definite   Günter Verheugen membro della Commissione europea responsabile per le Imprese e l’industria. Di  recente si è parlato di Piccole e Medie Imprese in Abruzzo, mentre è stato siglato il nuovo accordo tra Confindustria Chieti, Confindustria  Pescara e Banca

dell’Adriatico volto a sostenere ( in particolar  modo il capitale umano) l’attività delle nostre aziende. Flaviano Mosca, titolare della Eurofer snc a  Teramo, ditta specializzata nella lavorazione di ferro e serrande spiega: “Le cose non vanno bene. Si lavora male soprattutto a causa dei mancati incassi. Noi acquistiamo i materiali da ditte del nord alle  quali poco importa dei nostri problemi. Noi paghiamo, ma poi quando rivendiamo il prodotto sul nostro territorio, il 50 per cento dei clienti cavalca l’onda di questa nuova malattia chiamata crisi e non ci paga. Abbiamo solo due dipendenti e non possiamo assumere perché il lavoro è fermo. Visto che forniamo materiale destinato alle case, se queste ultime non vengono costruite, non lavoriamo.  Per quanto riguarda le banche, siamo fermi anche su quel fronte. Per avere un finanziamento o un prestito servono mille garanzie oppure non accettano proprio le richieste. Che posso dire? Siamo fermi”. Altra voce , ma stesso tono quello del signor Gabriele, della Saputelli SNC di Gabriele e Diego, di Bellante. Ditta di fornitura di materiali per l’edilizia: “I problemi sono sempre i soliti. Non c’è  vendita e non c’è neanche richiesta. Neanche qualcuno che viene ad informarsi per un eventuale  lavoro. Io ho un mutuo in corso, ma se non c’è vendita come si fa? Le spese giornaliere ci sono sempre e comunque. Le cose vanno male”.