Sosta scaduta sulle strisce blu, i Comuni possono multare

Il Ministero aveva stabilito l’illegalità della multa per il ticket scaduto sui parcheggi a pagamento. Ora viene riaperta la questione.
L’ANCI  aveva espresso il proprio

disappunto  sulla questione: “sbagliato impedire le multe se il biglietto per la sosta è scaduto”. La trattativa con il Ministero che aveva deciso in questo senso è continuata fino all’ultima decisione: se l’auto resta parcheggiata sulle strisce blu oltre l’orario previsto dal ticket la multa è valida solo se il Comune lo prevede esplicitamente. Insomma, sarà sufficiente un’ordinanza specifica per continuare a multare gli automobilisti ritardatari.
In una prima decisione si era stabilito che la multa era irregolare e che si poteva obbligare l’automobilista a pagare solo la differenza fra il momento di scadenza del biglietto e il ritiro effettivo dell’auto. Tradotto. Per una volta era stata presa una decisione che andava incontro agli automobilisti (importante fonte di reddito per i comuni), ovviamente non è durata a lungo, nonostante il Ministro Lupi avesse precisato che “le multe non possono essere usate come tassazione indiretta sulla pelle dei cittadini”. Siccome la competenza sulle strisce blu è dei Comuni, si è stabilito che “per le zone a strisce blu, laddove la sosta si protragga oltre il temine per il quale si è pagato, la sanzione pecuniaria potrà essere irrogata solo in presenza di specifica previsione del Comune”.