LETTERE AL DIRETTORE – MARZO. 2013

lettere al direttoreRiceviamo e pubblichiamo – Immagina, puoi. Fai come ti consiglia George Clooney; torna a scatenarti con “Like A Virgin”, lancia in aria una “Bandiera Bianca”, guida una “Motocicletta 10hp” immaginandoti un “Wild Boys” in cerca di “Dieci Ragazze” che soddisfino tutte e sei le tue facce.

Cari vissuti fra i ‘Figli dei fiori’ e assoli di Jimi Hendrix, siete stati proprio una gran bella generazione. Siete riusciti a divertirvi con un pallone o una bambola di pezza, un modellino poco colorato o due palline di legno legate ad un filo che se sbattevano sui polsi si portavano i lividi per giorni. Andavate a scuola a piedi con la pioggia. Eravate genuini e vi è piaciuto guardare il mondo mutare dal vostro piccolo, senza aggiungere molto a quello che già si stava creando attorno grazie al modello economico di Peter Heller sulla scia del modello di Griffin. Avete ammirato il mondo in maniera quasi passiva perchè in fondo quel cambiamento giovava a tutti, dall’imprenditoria del privato all’insegnamento del pubblico. Per noi le cose sono cambiate. Il mio incipit è un elogio a voi, per farvi capire che il ragazzo di oggi vi ammira, prende esempio e si chiede perchè non siamo apprezzati come dovremmo. Siamo continuamente apostrofati con titoli che non ci appartengono o che per lo meno ci rappresentano in parte. Siamo stati definiti ”smidollati” perchè, secondo voi, non siamo in grado di divertirci. Ci avete chiamato “narcisisti” perchè pensiamo solo al lato estetico. Ma di cosa vorreste accusarci? Non si progredisce da tempo. Non c’è svolta, si parla in continuazione di rivolte che nessuno ha il coraggio di mandare avanti. Non abbiamo stimoli e, se li abbiamo, per tutta risposta vengono demoralizzati, schiacciati dalla realtà che ci circonda o tante altre volte dalla vostra poca fiducia. Questo non giustifica i nostri continui errori correlati direttamente alle conseguenze riguardo l’estetica o addirittura alcool e droga, ma dalle statistiche si nota come l’età anagrafica di questi sia sempre più bassa di anno in anno. Invece di giudicare e lamentarvi, perchè non guardate in faccia al problema? Questo è un chiaro grido di disperazione per chi, come me, ha intenzione di studiare, laurearsi per poi finire a casa o all’ estero. Voi con una semplice terza media avete avuto un’opportunità di lavoro statale e noi su cosa dovremmo investire? E’ già tanto se non dovremmo farci carico dei vostri debiti quando sarete beati nell’altro mondo. Come potete chiederci di investire? Per voi saranno anche argomenti sentiti e risentiti, per noi incarnano un drago che sputa fuoco sul nostro umile popolo vestito di pagine del sapere. Dateci una possibilità, permetteteci di sbagliare, migliorare, toccare con mano l’idea che noi molti sogniamo da tempo. Fiducia. Determinazione. Sviluppo. Un piccolo rischio da parte vostra ravviverà anche la triste e monotona quotidianità, la crisi è di tutti, regaliamoci un sorriso, facciamoci forza, padre e figlio dato che poco è l’ascolto in politica, sono tutti impegnati a giustificarsi delle grandi malefatte, noi invece toglieremo un peso dall’ animo di grandi, piccoli, belli e brutti, con la speranza che se ne aggiungerà un po’ nel portafogli, il che non fa per niente male di questi tempi. Lanciamo insieme questa ”Bandiera Bianca”. Io credo a George. Gianna Lucenti 18 anni, studentessa liceale