EUROPA USCIRE O RESTARE?

euroPerché uscire dall’Europa risolverebbe i problemi di debito pubblico? L’infl azione ci dissanguerebbe più dell’Euro? La verità potrebbe risiedere negli interessi dell’alta finanza ed in alleanze oramai consolidate con banche che devono difendere i propri “interessi” , in ogni senso, e non quelli della Nazione? Il Movimento 5 Stelle propone a gran voce l’autonomia monetaria dell’Italia.

Enza Blundo, senatrice penta stellata abruzzese spiega il perché di una scelta radicale e perché sarebbe incostituzionale l’entrata dell’Italia nel sistema “EURO”. “Riguardo alla questione del debito pubblico ed uscita dall’euro, noi parlamentari di Camera e Senato, abbiamo ascoltato diversi economisti e svariate teorie. Chiaramente abbiamo avuto modo di renderci conto di quali sono le questioni e le teorie prevalenti con approfondimento su quali possano essere le positività che deriverebbero dall’uscita dall’Euro. C’è da premettere che all’ingresso nell’ EURO, in Italia non è stato neanche proposto referendum ed adesione della cittadinanza, come invece è accaduto negli altri paesi; in più i trattati fatti con l’Europa avevano necessità di essere ratificati mediante un referendum popolare. Ora, la situazione “Euro” è che la moneta unica ha avvantaggiato i paesi esportatori con vantaggio evidente per la Germania, non per il nostro Paese: documentato da aumenti di PIL per la prima mentre contemporaneamente da noi avevamo un netto calo. Inoltre, altro aspetto da tener presente è che il debito pubblico generato tramite attuazione delle imposizioni della BCE è anticostituzionale. Come più volte dichiarato da economisti quali Andrea Baranes e Antonio Maria Rinaldi, che sostengono trattasi di una cessione di sovranità che non è attinente all’interesse dello Stato stesso in quanto soggetti a direttive che, togliendo la sovranità hanno negato la possibilità di regolare all’interno l’inflazione, generando una situazione di decrescita gravissima. Considerati gli effetti dovuti alla crisi ed ai vincoli che abbiamo, quale ad esempio il patto di stabilità, è oramai evidentissimo che un’uscita dall’Euro potrebbe consentire allo Stato Italiano di riprendere in mano la situazione, riappropriarsi della sovranità gestendo in maniera diversa il discorso economico. Da un lato ci sono gli studi degli economisti che hanno ben spiegato oltre alla convenienza di un uscita dall’euro anche gli scenari che si prospetterebbero;  di certo non peggiori di quelli che stiamo vivendo. Anche riferendosi a situazioni di grave inflazione già vissute in passato, seppur diffi cili, non si sono avuti i drammi a cui assistiamo oggi. Il M5S comunque s’interfaccerà sempre con i cittadini, non possiamo fare un referendum che faccia uscire dalla CE (la Costituzione non consente intervento referendario su accordi internazionali, ndr) ma possiamo farne uno consultivo. Noi parlamentari abbiamo assunto informazioni interfacciandoci con esperti che portano avanti studi sull’Euro ormai da anni, rispetteremo, poi, il parere espresso dai cittadini italiani”. Se uscire dall’Euro sarebbe conveniente, perché molti sono convinti che necessiti restare nella CE? “Guardandolo da una prospettiva positiva, senza malizia, potrei pensare al timore che uscire dall’euro possa portarci ad una sorta di embargo, nel senso che potrebbero esserci delle ‘ritorsioni’ da parte di altre nazioni europee nei confronti dell’Italia e metterla in difficoltà; altro aspetto è la paura dell’infl azione che, come già spiegato, non ha motivo di essere. Ci sono tuttavia, degli economisti che la temono e quindi, va messa in conto. Inoltre, la nostra moneta potrebbe non essere competitiva con euro e dollaro: questo ci porrebbe in una situazione di svantaggio. Oltre questo penso ci possano essere dei legami consolidati a livello di alta finanza , interessi di banche che attengono ad altri discorsi e ben altri interessi”. 

PrimaPagina edizione APRILE 2014 – di Daniela Palantrani