LE STORIE DELLA TERRA

necropoli villa passoLa Soprintendenza peri Beni Archeologici dell’Abruzzo, in collaborazione con le Università partners, ha presentato i risultati dei principali scavi e le recenti scoperte avvenute nel corso dell’anno nella regione Abruzzo. In occasione dell’incontro di studi “Archeologia in Abruzzo. Scavi e ricerche 2012”,

svoltosi a Chieti, è stato aggiornato il panorama storico-artistico e archeologico teramano, e non solo. Archeologi, geologi, professori e studiosi hanno svelato le recentissime conoscenze acquisite leggendo “le storie dalla terra” come direbbe il noto archeologo Andrea Carandini. Una nuova necropoli italica è stata scoperta durante i lavori sulla Strada statale 81 a Villa Passo nel Comune di Civitella del Tronto. L’archeologo Luca Cherstich, in collaborazione con la Soprintendenza, sta documentando il sito pretuzio situato sulla sponda del Fosso dello stregone. Con quest’area di interesse archeologico ci si era già imbattuti diversi anni addietro durante i lavori del Ruzzo, ma in tale occasione il sito fu taciuto. Il funzionario archeologico Glauco Angeletti ha annunciato la presa di accordi con l’amministrazione comunale di Civitella del Tronto per organizzare, entro aprile 2013, una mostra dei materiali reperiti nella necropoli. Maria Carla Somma ha parlato dell’organizzazione territoriale nell’Abruzzo medievale. Nello specifico i due contesti di scavo indagati sono stati quello di Castel Manfrino (Te) e quello di San Vitosito a San Salvo (Ch). A Castel Manfrino i lavori iniziati nel 2003 ora sono in fase conclusiva. A breve avvieranno le attività di restauro. Il fortilizio occupa una posizione geograficamente strategica e solo apparentemente isolata. Secondo gli esperti, infatti, gli oggetti rinvenuti furono probabilmente foggiati utilizzando materia prima (ad esempio bronzo o ferro) facilmente reperibile nell’area di Campovalano (Te). Daniela Liberatore e Riccardo Di Cesare hanno riferito le caratteristiche delle strutture e degli edifici del foro della colonia latina Alba Fucens stimolando confronti tipologici con altre situazioni e contesti. Rosanna Tuteri ha raccontato l’antica Amiternum (San Vittorino, Aq) come la città da immaginare in quanto una grande mole di edifici è ancora da scoprire e da capire. L’Aquila invece è la città da ricostruire. Le ultimissime indagini si stanno soffermando sulla chiesa di San Marco, ubicata di fronte alla piazza della prefettura, nel centro storico aquilano. Le macerie della città stanno fornendo molteplici rivelazioni riguardo il medioevo all’Aquila. La dissertazione è stata volutamente legata alle citazioni de “Lezioni americane” di Italo Calvino:”l’archeologo come un viaggiatore ritrova quel passato che non sapeva di avere”. Interessanti argomentazioni sono state introdotte dagli interventi di Silvano Agostini, Vincenzo D’Ercole, Sandra Lapenna, Fabio Redi. L’attenzione si è concentrata sui tesori provenienti dalle estese necropoli riferibili alle popolazioni dell’Abruzzo antico. Corredi ricchi di armi ed elementi di ornamento, oggetti preziosi e vasellame attualmente in mostra nel Museo Archeologico Nazionale Villa Frigerj (Ch) fino al 6 gennaio 2013.