METANOIA: NON SOLO ROCK

Idee chiare e sound deciso nel primo album della band teramana:  “Quando eravamo liberi”

 

Secondo il dizionario la parola “metanoia” ha il significato di “profondo mutamento di pensiero; conversione”. Partendo da questo assunto la band composta da Enrico Romagnoli (voce), Federico Capuani (batteria), Johnny Tenerelli( basso), Giuseppe Genua(chitarra) ha deciso di interpretarlo in musica, la loro musica per cercarvi la speranza, “quella che serve ai giovani del nostro Paese, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo”. Esordisce così Enrico, voce dei Metanoia, per spiegare cosa spinge un gruppo di ventenni teramani ad esplorare le infinite vie della musica.

Cosa vi incuriosisce maggiormente in questo campo? “La nostra matrice musicale è sicuramente il rock, ma adoriamo sperimentare, infatti i risultati finali portano a diversi generi, dal pop rock, al punk, spaziando fino al post rock “ – incalzano  Federico, Johnny e Giuseppe impazienti di presentare il loro primo album,  attualmente in preparazione,  dal titolo “Quando eravamo liberi“. Un lavoro importante in cui i dettagli sono estremamente curati. Un lavoro anticipato da un singolo: “Aiuto” .

Chi vuole raccontarlo? “ si tratta di un pezzo molto rock – spiegano  alternandosi- che attinge profondamente alle atmosfere anni 70 e al tempo stesso molto moderno,  nel suono delle chitarre, ad esempio, che nonostante siano molto distorte tengono una solida ritmica. Così come il basso, corposo e sempre a tempo, unito ad una batteria bella e decisa”.

E la voce che ruolo ha? “La voce è graffiata e sottolinea quello che il testo vuole dire” –aggiunge Enrico. E quindi passiamo ai testi che rispecchiano l’età dei componenti la band, in media 22 anni. Qual è il concept dei vostri testi? “ Il gruppo ha una media di 22 anni e quindi non può fare a meno di guardarsi intorno e toccare con mano certe dinamiche malate. Il brano <Aiuto>  è una denuncia contro le raccomandazioni che regolano il sistema, sfavorendo chi fa del sacrificio il proprio pane quotidiano. I testi raccontano quindi lo sdegno, la condanna di certe dinamiche ormai inaccettabili, che impediscono ad intere generazioni di esprimere liberamente i loro talenti e il loro potenziale. Anche le <etichette> sono termini obsoleti per un mondo in cui la globalizzazione stimola contaminazioni, fusioni ed evoluzioni” .

Nel marzo del 2015 è uscito un EP dal titolo  “Metanoia” e adesso è in dirittura d’arrivo l’album “Quando eravamo liberi” anticipato dal singolo “Aiuto”. I  quattro ragazzi che nell’aprile del 2014, a Tortoreto, tra le mura dell’ex associazione Colligere, decisero di “cambiare radicalmente” visione e atteggiamento, “convertendosi” al rock, al pop, al punk, al post rock hanno idee chiare e sound deciso,  quello  che nasce dalle emozioni, dalle sensazioni, dalle speranze, dalle idee.

Enrico Romagnoli (voce), 

Federico Capuani (batteria), 

Johnny Tenerelli( basso), 

Giuseppe Genua(chitarra)

       

    

di Mira Carpineta