Mattias Cocco – LA SVEZIA INSEGNA ANCHE A TERAMO

cristian_coccoPrimaPagina edizione Aprile, 2012 n. 24

 di Mattias Cocco – italo-svedese. Laurea in Innovazione e Sviluppo, interfacoltà di scienze politiche, economiche e della comunicazione. (tesi triennale a Cuba, servizio civile in Estonia, cooperante in Sri Lanka con la Protezione Civile).

LA SVEZIA INSEGNA ANCHE A TERAMO – Finanza etica

È nato il comitato promotore per la costituzione della Banca Popolare Jak Italia, il soggetto giuridico preposto a compiere tutti i passi amministrativi e pratici per costituire, quasi quarant’anni dopo l’erogazione

del primo prestito in Svezia, una banca senza interessi anche in Italia.

Da noi il progetto è stato avviato tre anni fa. quando fu fondata l’associazione culturale Jak Bank Italia (oggi 150 soci e un migliaio di iscritti alla newsletter in tutta Italia), con lo scopo di replicare l’esperienza svedese. Ovvero, creare un sistema bancario fondato su una visione alternativa di finanza, non speculativa ma al servizio di persone e PMI che si prestano danaro tra di loro, secondo un modello reciprocamente equo e instaurando forme di mutualità e cooperazione.

Il modello Jak sostiene la tesi per cui il pagamento di interessi su debiti e crediti, e più in generale la remunerazione del denaro, producano nel lungo periodo effetti negativi a livello di qualità della vita nei nostri sistemi sociali. In primo luogo, provocando un aumento della disuguaglianza tra soggetti ricchi e persone in disagio economico: in una parola, sperequazione. A cascata, quindi, sopraggiungono l’aumento costante dei costi di beni e servizi, ovvero inflazione, spreco di risorse ambientali e crisi economico-finanziarie cicliche.

Il sistema Jak propone di non perseguire la massimizzazione del profitto nello svolgimento dell’attività bancaria, ma solamente la copertura dei costi di esercizio. Il meccanismo di base è semplice: i depositi non vengono remunerati, mentre i prestiti hanno un costo che, insieme alla quote associative annuali (25€ in Svezia), rappresentano unicamente le spese per il lavoro dei dipendenti della banca e per lo sviluppo e diffusione del sistema.

JAK Medlemsbank conta 37.000 soci, gestisce un giro d’affari di circa 100 milioni di € l’anno, ha 30 dipendenti, nessuno sportello al pubblico ma efficaci servizi di home-banking e assistenza telefonica. Una rete di circa 500 volontari promuove il modello in tutto il paese.

In Italia sono stati compiuti passi importanti e si sta procedendo alla creazione della rete necessaria alla realizzazione del progetto. Le sfide che attendono sono impegnative, ma una rete di volontari determinati supportata da professionisti esperti, oltre all’appoggio della casa madre svedese, sono i punti di forza di un progetto che intende incidere una testimonianza concreta di finanza utilizzata per il bene comune.

Il 9 maggio a Milano si terrà un convegno gratuito a tema JAK aperto da Matteo Marzotto, con la partecipazione di un membro del board della banca svedese e di professori delle università Bicocca e Bocconi. Il 21 aprile ci sarà l’assemblea dei soci a Torino, e a breve è previsto un incontro Jak di introduzione e accoglienza a Teramo.