Lo statuto dei lavoratori

statuto_dei_lavoratori_archivioLa Legge n. 300 del 20 maggio 1970 “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della  libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento” è una delle norme principali del diritto del lavoro italiano, denominato Statuto dei Lavoratori. Nel dopoguerra, l’approvazione di una carta costituzionale

nella quale si fa riferimento al lavoro come punto fondamentale dell’ordinamento repubblicano, ha dato avvio ad una forma di civilizzazione del lavoro dipendente per equilibrare in senso democratico la relazione tra padronato e lavoratori. La democrazia fondata sul lavoro faceva i conti con le numerose arretratezze ancora presenti nel nostro ordinamento; ma l’industrializzazione e il boom economico hanno fatto crescere l’esigenza di un riordino delle norme sul lavoro, nello specifi co una riorganizzazione delle norme esistenti attraverso una Legge quadro e l’approfondimento di altre posizioni. Lo Statuto dei lavoratori sancisce la libertà di opinione del lavoratore e vieta l’utilizzo di alcune forme di controllo dell’attività lavorativa nonché alcuni controlli sulla idoneità fi sica del lavoratore, al fi ne di limitare gli eccessi da parte del datore di lavoro. Con lo Statuto dei lavoratori il legislatore riconosce ai sindacati il ruolo di mediatore tra la collettività dei lavoratori e i datori di lavoro, allo scopo di porre fine al lungo periodo di scontri sociali che caratterizzano il periodo di industrializzazione italiano degli anni ’50 e ’60 . Lo Statuto dei lavoratori è considerato il documento legislativo che cristallizza i risultati ottenuti con le lotte sindacali di quegli anni. Lo Statuto è suddiviso nei seguenti titoli: Titolo I – Della libertà e dignità del lavoratore Titolo II – Della libertà sindacale Titolo III – Dell’attività sindacale Titolo IV – Disposizioni varie e generali Titolo V – Norme sul collocamento Titolo VI – Disposizioni fi nali e penali Lo Statuto dei lavoratori si applica in aziende con più di quindici dipendenti. Essendo l’Italia un paese caratterizzato da un tessuto di piccole e medie imprese con meno di 15 dipendenti, in gran parte del mondo del lavoro italiano lo Statuto dei lavoratori non si applica. Ciò ha contribuito a creare il mercato duale del lavoro in cui alcuni lavoratori beneficiano di forti garanzie e tutele, mentre altri non ne hanno quasi per nulla.