LA QUARESIMA NON E’ FINITA

spesa_primapaginaSecondo i riti cristiani dovrebbe durare 40 giorni. Un periodo in cui riflettere sulle priorità e i valori più importanti della vita. Osservarsi e osservare il mondo per capire se è giunto il momento di fare qualche cambiamento, apportare qualche correttivo nel nostro modus operandi. Quest’anno la Pasqua, o meglio

la Quaresima, ha assunto un significato particolare. La crisi, sempre più aggressiva, ha modificato sostanzialmente le nostre abitudini e non solo sulle “gite fuori porta” di Pasquetta, i week-end in posti esotici, o le “settimane bianche”. Quest’anno è stato ancor più sensibile il calo della spesa alimentare e i comportamenti delle famiglie si sono, chiaramente, adeguati. L’aspetto preoccupante non è solo un fatto puramente economico di entrate e uscite, l’impatto sociale di questo “tempo di digiuno” è notevole. Le mense della Caritas o di altre organizzazioni d’aiuto sono in aumento, come sono in aumento coloro che vi si rivolgono. Non più solo anziani o persone sole che stentano a sopravvivere con magre pensioni, ma anche giovani famiglie i cui adulti hanno perso il lavoro. Persone che fino a qualche anno fa avremmo definito piccolo-borghesi, per intenderci, e che a volte per pudore di essere riconosciuti, vanno in città o paesi vicini. Si impara a fare la spesa con altri occhi. Il pranzo si fa in casa, così come le conserve, le provviste e , da un po’ anche il pane. Si compra solo l’indispensabile, ma con oculatezza. E soprattutto non si butta niente. In questa breve indagine sui consumi delle famiglie abbiamo attinto ai dati ufficiali dell’Istat che fotografano una realtà preoccupante, dove il 2012 sarà ricordato come l’anno dei record, ma non per qualche brillante primato italiano destinato a passare alla storia, piuttosto per le innumerevoli conseguenze provocate dalla congiuntura economica, che evidenziano come l’anno appena trascorso abbia fatto registrare la più ampia contrazione dei consumi delle famiglie dal dopoguerra. E mentre ancora aspettiamo che un governo ci indichi la direzione da prendere, la Pasqua è passata, ma la Quaresima ancora no.