LA CITTA’ IDEALE (che ancora non c’è)

 

Un dipinto famoso, di autore sconosciuto, conservato a Urbino mostra la cosiddetta città ideale, dove gli edifici e le infrastrutture si distribuiscono in modo armonico ma al tempo stesso funzionale. E’ un progetto, in realtà,  che vuole coniugare bellezza, eleganza, armonia, cultura e le praticità della vita quotidiana. Prendendo spunto da una lettera inviata da un cittadino, ad una testata locale on line, e da numerose pagine social che ricordano una città che non c’è più, non riesco a trattenere, in testa,  tante domande.
Le prime in assoluto le ho rivolte spesso a tutti coloro che candidandosi ad amministrare la città promettevano di “cambiare le cose”. In quale città ti piacerebbe vivere? In quale città vorresti far crescere i tuoi figli?
Quello che abbiamo sotto gli occhi è desolante, ma non solo dal punto di vista economico o edilizio.
Manca totalmente una visione a lunga durata. Decenni di emergenze tamponate alla meno peggio non sono meglio di niente, sono solo un temporaneo rallentamento della fine. Quanti progetti ci sono, al momento all’ordine del giorno dei Consigli Comunali? Nessuno che riguardi il futuro della città. Nella lettera del lettore di Ekuonews si chiede che fine abbia fatto il progetto di restyling dell’autostazione dei pulman. La vera domanda è: ma c’era un progetto?
Il famigerato ipogeo, un altro “sogno” interrotto, mai compiuto. Corso San Giorgio, per anni in terapia intensiva, restituito a metà. Il parco fluviale che pare stia  per essere invaso dall’ennesimo parcheggio, ma rimane incolto, con le staccionate divelte, i ponticelli deteriorati e sentieri franati.
Allora mi unisco al signore che richiama la TUA al mantenimento delle promesse annunciate e che propone alcuni piccoli funzionali interventi e chiedo al Sindaco, mentre immagina la nuova Giunta, se ha anche un’immagine della città che vorrebbe e se ha voglia di lanciare un concorso di idee per capire in che città ci piacerebbe vivere, almeno con la fantasia.

LA LETTERA | Autostazione Piazzale San Francesco: che fine ha fatto il restyling promesso dalla TUA?