L’AUTOSTIMA: PERCHE’ SENTO DI NON VALERE ABBASTANZA?

L’Autostima è la percezione che abbiamo di noi stessi e del nostro valore: un concetto che sviluppiamo con il passare del tempo fin dalla nostra

prima infanzia e che nasce da un confronto sperimentato nel vissuto personale di ognuno di noi, tra il nostro sé e il mondo che ci circonda.
Essendo legata alle dinamiche di crescita della personalità, l’autostima non è un concetto statico, ma si costruisce a partire dalle interazioni con le figure di riferimento.

All’inizio della vita il bambino assume e filtra la realtà ed il proprio valore attraverso gli occhi degli altri, costruendo una primitiva stima di se stesso coincidente con il riscontro ottenuto dal mondo circostante; in età adulta, invece, un individuò più che dipendere dal giudizio dell’ambiente esterno per ritenersi valido e capace, dovrebbe avere un’autostima consolidata ed interna, non condizionata né dipendente dagli altri. Tuttavia, diversi studi in proposito dimostrano che l’autostima si mantiene costante (adeguata o carente che sia) ed è difficile da modificare anche se le prove oggettive smentiscono la concezione soggettiva che si ha su di sé.

L’immagine che ognuno ha di sè sarebbe dunque un mosaico che si realizza sulla base delle risposte che riceviamo dagli altri, partendo dalla prima infanzia: ovviamente anche le successive relazioni interpersonali , il successo scolastico-lavorativo , il vissuto corporeo , sono molto importanti per lo sviluppo della stima di sé; dopo i 13-14 anni circa, tuttavia, solo esperienze molto forti possono modificare la direzione verso cui si sta sviluppando l’autostima di una persona.

E’ allora fondamentale indagare e comprendere a fondo il processo di nascita dell’autostima, ed i meccanismi che la compongono: ingranaggi delicati e sottilmente complessi, al punto tale che in nessun individuo è possibile riscontrare un’immagine di Sé esente da una minima lacuna.

Una persona con una sana autostima non è infatti perfetta ma, al contrario di chi non si rispetta abbastanza, sa come valorizzare le proprie abilità e capacità e come tenere sotto controllo i difetti e le parti del proprio carattere meno amate.

La sana autostima è indipendente dal giudizio degli altri, è caratterizzata da una profonda conoscenza di se stessi, aiuta a mantenere i punti di forza ed a migliorare quelli di debolezza, promuove obiettivi stimolanti ma non eccessivi, spinge la persona al confronto con se stessa e con gli altri.

Purtroppo, in risposta a continuati stimoli esterni negativi si può sviluppare nel tempo un’errata valutazione di se stessi che spesso sarà accompagnata da tutta una serie di “sintomi” o difficoltà: tra questi i più frequenti sono l’eccessiva insicurezza e il senso di inferiorità nei confronti degli altri, ma anche una costante paura di sbagliare, la difficoltà nell’esprimere le proprie emozioni e quindi di relazionarsi agli altri, un senso di frustrazione e rabbia.
In casi estremi si può giungere a vere patologie che condizionano in maniera estremamente negativa tutta la vita e richiedono il ricorso a terapie specifiche, che permettano di lavorare sulle proprie percezioni; si tratta di imparare a conoscersi meglio, analizzando il proprio mondo interiore in tutta la sua complessità, focalizzando l’attenzione non solo sugli aspetti negativi, ma anche e soprattutto su quelli positivi.

Con l’aiuto di uno psicoterapeuta, bisognerà rivedere i propri ideali, le proprie ambizioni, le proprie aspirazioni: spesso i soggetti con scarsa autostima si pongono obiettivi e traguardi troppo lontani o difficili da raggiungere, per potersi successivamente crogiolare nella credenza di essere incapaci: essi dovranno imparare a stabilire traguardi calibrati in funzione delle proprie caratteristiche e capacità reali, evitando soprattutto di imporsi le cose, come fossero un obbligo al quale non ci si può sottrarre.

Il modo migliore per ottenere questa abilità consiste nel prendere atto dei propri limiti e accantonarli momentaneamente: è inutile e dannoso volere a tutti i costi qualcosa che al momento non si è in grado di avere; bisognerà invece individuare una qualità positiva, seppur piccola, e cercare di sfruttarla al massimo.

Ciascun individuo ha la capacità di raggiungere gli obiettivi che si è prefissato, a patto che siano realistici e scaturiscano dalla consapevolezza delle proprie potenzialità, non da desideri altrui o scelte ideali; inizialmente si potrà avere a che fare con obiettivi piccoli, in seguito si realizzeranno anche quelli più complessi e a prima vista difficilmente raggiungibili.

Il valore assegnato a se stessi crescerà con l’aumentare degli obiettivi raggiunti e pian piano sembrerà più facile proseguire nel percorso di costruzione di una sana autostima.

– Dott.ssa Daniela Bonfini, Via Argentina 9, 64100 Teramo-
 
PrimaPaginaWeb.it – edizione Ott 2015