L’Atleta medaglia d’Oro, incontra i ragazzi del Liceo Scientifico Einstein

Un personaggio d’eccezione a Teramo:  Igor Cassina, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene 2004 nella ginnastica, il 29 marzo scorso ha incontrato gli studenti del  Liceo Scientifico  “Albert  Einstein” e ha avuto con essi un dialogo sulla tematica “Protagonisti del cambiamento” con il Presidente Regionale e Provinciale del Centro Sportivo Italiano di Teramo Angelo De Marcellis.

Tale iniziativa si inserisce in una serie di incontri riguardanti la cultura e l’etica sportiva, programmata dal CSI in occasione dei 70 anni dalla fondazione.

Dopo il ritiro dall’agonistica (avvenuto nel 2011), il pluricampione (15 medaglie conseguite in competizioni internazionali), oltre essere allenatore della società Pro Carate (MB), è oggi la voce tecnica della RAI che commenta le competizioni ginniche.
Mentre lui risponde alle sollecitazioni dell’intervistatore, mi sorprendo ad osservare i ragazzi presenti e noto come siano “rapiti” da questo giovane atleta che emana un’energia vitale.

Come è nata la tua passione per questa disciplina? All’età di 5 anni ho praticato il judo, non volevo però, mettere il kimono e ho seguito le orme di mia sorella Mara che già praticava la ginnastica artistica.
Mi è piaciuta da subito e mi sono avvicinato a questo bellissimo sport, dando spazio a tutte le mie emozioni e alla mia vivacità, facendo
capriole e stando in un ambiente sereno con tanti altri miei coetanei. Poi ho proseguito fino tre anni fa.
Chi è stato determinante per la tua formazione sportiva?  Le persone più importanti per la mia crescita sono state sicuramente la mia famiglia: i miei genitori mi hanno sempre sostenuto e mai forzato a fare nulla, senza di loro non avrei mai potuto
arrivare al conseguimento del mio più grande sogno e indubbiamente e tecnicamente parlando il ruolo dei miei allenatori è stato fondamentale.

Qual è l’arma vincente per ottenere i tuoi risultati? E’ la forte passione che ci spinge a mettercela tutta, nonostante le
difficoltà e le varie avversità, il raggiungimento dei propri obiettivi si realizza con costanza e determinazione arrivando così al proprio
limite sulla base sempre del motore della vita che identifico nella Passione.
Dal 2001 il “movimento Cassina” è entrato nel codice internazionale della ginnastica. Quale cambiamento ha apportato nella disciplina?  Il “movimento Cassina” è la difficoltà più alta che si può presentare nella specialità della Sbarra: dopo diversi anni da quando l’ho presentato, solo alcuni atleti riescono a realizzarlo ed esso ha dato la possibilità di arricchire il contenuto delle difficoltà e del punteggio di partenza all’interno del proprio esercizio. Per me è stata fonte di grande soddisfazione!
Cosa pensi dello stato di salute dello sport italiano, cosa cambieresti del sistema? Ritengo che lo Sport in Italia goda di buona salute, nonostante le varie problematiche che stiamo vivendo. Per essere ancora più competitivi con le grandi Super-Potenze, avremmo bisogno solamente di più strutture all’avanguardia per permettere ai giovani di crescere nel  migliore dei modi, senza dover sperare che all’apice possano arrivare solo atleti di talento particolare, cresciuti come spesso accade, in strutture non all’altezza per una preparazione di alto livello.
Hai dichiarato che la tua famiglia ti ha trasmesso valori importanti quali il rigore, il senso del sacrificio, il valore delle regole, il rispetto per l’altro. Quale messaggio potresti inviare a quei ragazzi che si cimentano nell’attività sportiva agonistica? La mia famiglia mi ha trasmesso valori basilari e fondamentali come rispetto, disciplina, l’importanza di seguire le regole. Ai ragazzi consiglio di praticare lo Sport, inizialmente, senza avere il pensiero di diventare a tutti i costi un campione. L’aspetto principale è crescere attraverso lo Sport, per imparare a stare con un gruppo e a relazionarsi con lealtà. Lo Sport ti permette di seguire un corretto stile di vita, ti offre la possibilità di condividere gioie e forti emozioni, aiutandosi e raggiungendo così dei grandi obiettivi che non sono “vincere le Olimpiadi” ma sono la grande soddisfazione di aver fatto del nostro meglio, per qualcosa che ci rende felici.
In occasione dei 70 anni del CSI, Papa Francesco ha invitato tutti gli sportivi in piazza San Pietro, il 7 giugno prossimo. Papa Francesco, autore di una metamorfosi e non solo nella Chiesa: cosa pensi di lui e della sua “rivoluzione”? Sarai anche tu in Piazza? Papa Francesco ha un carisma e una sensibilità unica: è pieno di grande umiltà e si relaziona con tutti nello stesso modo, evidenziando grande umanità, purezza e sincerità. Questa società ha bisogno di questo Papa che sta facendo riscoprire anche a chi ha smarrito la fede, quanto è più bello e piacevole fare qualcosa di buono per il prossimo e per chi è in una condizione di sofferenza. Ho ricevuto l’invito a partecipare all’evento direttamente del Presidente Nazionale del CSI, Massimo Achini, e quindi sarò di certo presente a Roma, per la grande Festa del CSI e sarò felice e lusingato di poter vedere il Pontefice di persona!

PrimaPagina edizione Maggio 2014 – di Clementina Berardocco