L’Abruzzo dei Costruttori vince in Kenia

Kenia, villaggio di Sigor, vicino al fiume Wei Wei nella regione del West Pokot: 300 famiglie potranno lavorare e
vivere dove sono nati, grazie a un lenzuolo di terra di 350 ettari strappati alla savana.
A fare il “regalo di Natale” ai kenioti sono stati 4 costruttori abruzzesi che in Kenia stanno realizzando un sistema di campi e relativa rete irrigua che finalmente consentirà l’agricoltura a chi in quella terra ci vive senza speranza.
Unaterra che solo quest’anno, e solo verso l’Italia, ha conosciuto un esodo biblico di 0,5 milioni di persone.
 
“I 4” sono Alma C.I.S. Srl (la Capogruppo) di Enrico Marramiero, MIC Srl Gruppo Gravina di Gabriele, Leonardo
e Francesco Gravina, Impresa Di Cintio Srl di Paolo Di Cintio, Di Carmine Costruzioni Srl di Gianni, Piergiorgio e Andrea Di Carmine, che per partecipare al bando della Cooperazione Italiana e del Ministry of Regional DevelopmentAuthorities del Kenia si sono raggruppati nella Società AlmaK.
 
Il bando di gara? 5 milioni di euro di lavori: quindi, gambe in spalla e… partenza. E non è un modo di dire perché l’ing. Romandini c’è andato davvero in Kenia a portare il plico per partecipare al bando pubblico. “Eh si, andammo ‘a piedi’fino in Kenia perché ad una prima tornata della gara – l’altro concorrente era una major internazionale – la nostraproposta non è mai arrivata a destinazione: rimase ferma all’ufficio postale di Sigor a due ore di auto dalla meta. Ilmessaggio fu chiaro, e quando per un inghippo di natura giuridica si dovette procedere a nuova indizione di bando, bèh,non facemmo nessuna spedizione postale e siamo andati fino là con il pacco in mano. Anzi, andò in spedizione appuntoil fido Luigino, il nostro Ing. Romandini” – racconta Paolo Di Cintio non senza i sorrisi e qualche sottointeso di chil’ha spuntata all’altro capo del mondo e su un colosso.
 
L’anno prossimo, a margine del sistema irriguo, saranno completati anche i lavori delle opere d’arte di protezione dallefrequenti e dannosissime precipitazioni meteoriche che inondano i campi già esistenti.
 
Intanto, lo scorso 2 novembre si è svolta la cerimonia di inaugurazione in pompa magna alla presenza delle Autorità
e delle Istituzioni. E’ stato il PRESIDENTE DEL KENIA in persona, Uhuru Kenyatta, ad inaugurare la terza e
ultima fase del progetto.
 
Buon Natale si, ma più che auguri questi sono una lezione di impresa, di sviluppo e di progresso, cioè di vita
economica: dimostrano che quando le imprese si mettono insieme vincono, che i comparti industria e agricoltura sonointegrati e in questo hanno il loro futuro di sviluppo, che la soluzione all’invasione migratoria dell’Africa esiste e
produce ricchezza e lavoro.
 
Questo è il progresso, e non fa rima con guerra.