BANDIERE NERE

inquinamento fiume vibrata e bandiere nereTra inquinamenti dei fiumi, ricoveri in ospedale e rimpalli di responsabilità tra amministratori finisce l’estate con una scia di domande senza risposta. Per ora. Un volo libero di vele colorato da uno splendido azzurro che arriva dal cielo e viene restituito dai riflessi d’argento del mare. Così immaginiamo i grandi spazi marittimi, soprattutto in quei periodi appena benedetti dal sole non accecanti come

l’estate, magari la primavera o l’autunno appena cominciato, quando non c’è ancora o è già passato il caldo afoso. Il nostro mare abruzzese, poi, è pulitissimo. Non c’è che dire, se ogni anno i sette comuni costieri del teramano si aggiudicano ‘a mani basse’ la bandiera blu che ne certifica la qualità. Così tanti sindaci ed assessori assistono contenti alle cerimonie di premiazione, prendendosi alti meriti.Anche nel 2010 è andata così, salvo poi scoprire che i fiumi –  Vibrata e Vomano in testa – così nitidi non sono. Per quanto concerne il primo la storia è arcinota: molti bambini che hanno inghiottito l’acqua del mare prospiciente tale fiume si sono sentiti male e il Wwf ha lo ha bollato come “una vera e propria fogna”.Secondo l’Arta è tutto a posto, ma non è la prima volta che ragazzini che fanno il bagno nel pulitissimo Adriatico abruzzese hanno problemi gastro-enterici. Quest’anno la ‘bolla’ è però scoppiata per la quantità semi-industriale di ricoverati. Alla faccia delle bandiere orgogliosamente svolazzanti e dei ridondanti cartelli stradali di accoglienza.Per quanto concerne il secondo, la baruffa è tuttora in atto tra i sindaci di Roseto e Pineto: da una parte e dall’altra i due si rimpallano il fatto che una sponda sia più sporca dell’altra e che ci siano discariche abusive con materiali inerti, sacchi d’immondizia, reti di materassi, scarichi industriali ecc. Immediatamente entrambi i primi cittadini hanno affermato che la competenza su queste cose è della Forestale e della Polizia Provinciale. Un vecchio insegnamento del giornalismo afferma che in un articolo non debba esserci spazio per le domande, ma questa bisogna proprio farla: se –ovviamente- i fiumi vanno al mare ed il merito delle bandiere blu è dei comuni, come mai se poi i corsi d’acqua dolce sono inquinati la competenza è di altri? Inoltre, come possono i mari essere così limpidi se i fiumi sono sporchi? Misteri della burocrazia italiana. La sentenza non è ardua e non va nemmeno lasciata ai posteri se è vero che “la terra non ci è stata data in regalo dai nostri genitori, ma in prestito dai nostri figli”. Questo avviene nel disinteresse di qualcuno:infatti non è di loro competenza.