IMPARARE L’OTTIMISMO AFFRONTARE IL PESSIMISMO:

Non tutti guardiamo al futuro nello stesso modo.

Esistono persone che tendono ad interpretare la vita con preoccupazione e ansia, focalizzando

la loro attenzione più sulle difficoltà incontrate o da affrontare durante la giornata, piuttosto che sulle gioie da assaporare o sui successi ottenuti; viceversa, altre tendono a considerare la vita con serenità ed entusiasmo e sanno affrontare le difficoltà con spirito combattivo, come momenti di opportunità e crescita, più che come insidie e ostacoli insormontabili.

Queste ultime, in particolare, sanno essere costanti nel perseguire gli obiettivi, al di là degli ostacoli incontrati e degli errori commessi, e sono capaci di puntare più sulla speranza di successo che sulla paura del fallimento.

In genere qualifichiamo le prime come persone pessimiste, le seconde come ottimiste.

In realtà pessimismo ed ottimismo in senso assoluto non esistono, semplicemente perché non possediamo termini oggettivi di paragone per giudicare la vita in sé: è impossibile dire con oggettività se sia un male vivere o morire, mancando di conoscere la morte stessa.

Ottimismo e pessimismo dunque non dipendono dal “come si vede” il famoso bicchiere, ma dallo stato d’animo che quello stesso bicchiere suscita nell’individuo che lo guarda: si tratta non di dati reali , bensì di impressioni assolutamente soggettive e dipendenti dall’osservatore.

Gli apprendimenti, le elaborazioni cognitive e le esperienze vissute, infatti, plasmano il nostro mondo interno e la capacità di rispondere agli stimoli interni con ottimismo, pessimismo o esame di realtà.

L’ottimismo è una visione della vita che evidenzia gli aspetti positivi e costruttivi, ma senza trascurare gli aspetti negativi. Se così non fosse saremmo di fronte al cosiddetto ottimismo irrealistico, che è in fondo sintomo di stress, e che può divenire un’ossessione.

Come definire dunque l’ottimismo “sano”? È sicuramente associato a estroversione, affetti positivi, giovialità, allegria e contentezza. È molto più facilmente ottimista una persona che si accontenta dei risultati che ha raggiunto nella sua vita. Una persona che non punta sempre all’eccellenza, alla perfezione, ma che accetta se stesso anche nei difetti. Essere ottimisti significa riuscire, nelle difficoltà e nelle avversità, a vedere gli aspetti positivi e impegnarsi per dare un senso e un significato positivo alla propria vita, nonostante i periodi di sfortuna che normalmente si attraversano.