IL IV REICH SI STA SGRETOLANDO

La pantomima a cui stiamo assistendo da inizio sulla questione greca, sta avendo paradossalmente un risvolto del tutto inaspettato: “rischia” letteralmente di far “implodere” la leadership tedesca.

Da una parte la Merkel, nel ruolo politico di mediatore possibilista pur di mantenere gli equilibri all’interno del fronte dei creditori e di conseguenza conservare saldamente anche il comando di leadership europea, ipotizzando aperture verso Atene sulla linea delle “concessioni a patto che”, e dall’altra il superfalco Schaeuble, sempre più arroccato nella veste di supremo sacerdot e dei dogmi tedeschi il quale pretende o una resa incondizionata della Grecia senza alcun spazio di trattativa o direttamente la sua “cacciata”senza appello, non solo dall’euro, ma dalla stessa UE, anche se non si riesce a comprende di quali poteri divini sia investito per poterlo decidere e pretenderlo.

La spaccatura è palpabile sempre più nelle dichiarazioni contrastanti dei due leader tedeschi e negli ultimi giorni l’aria che si respira a Berlino è diventata più pesante, tanto da far intuire che non si tratta del solito gioco delle parti a cui siamo stati ormai abituati da tanto, ma qualcosa di molto di più serio. La Cancelliera è conscia che il fallimento delle trattative con il governo greco porterebbe a una gravissima crisi di credibilità nei confronti non solo della sostenibilità della moneta unica a trazione tedesca, ma dell’ef cacia stessa del modello economico da loro imposto fino ad ora a supporto della costruzione monetaria.

La Merkel rischia di far emergere al suo elettorato che l’ha sostenuta ciecamente fi no ad ora e al mondo intero, la fragilità e l’incapacità nel non essere riuscita a gestire una crisi “limitata” come quella greca, aprendo scenari di comprensibile sfi ducia nel caso in cui nel prossimo futuro fossero economie ben più “pesanti” di quella ellenica ad avere problemi analoghi.

E’ in ballo l’intero sistema che ha permesso alla Germania d’impadronirsi completamente del potere politico ed economico dell’Europa che gli ha consentito di accumulare enormi vantaggi nei confronti degli altri partners che in ogni caso sono rimasti i loro principali competitors commerciali.

Se questo sistema viene meno, viene meno anche il largo consenso politico di cui ha goduto la Merkel negli ultimi 10 anni di “comando” interno ed esterno al paese. E’ ovvio che se la leadership tedesca alla prima verifica sul campo non riesce a risolve problemi di così “limitata” entità rispetto a quelli che potrebbero potenzialmente verifi carsi in altre aree dell’Eurozona, vuole dire che non sono all’altezza di ricoprire questo ruolo guida.

Il coriaceo e infl essibile Ministro delle Finanze sembra invece non avere finalità politiche se non quelle di dimostrare che le regole da loro dettate vanno rispettate ad ogni costo pena “rappresaglie” in pieno stile punitivo, senza valutare e considerare le eventuali conseguenze “politiche” e “geopolitiche“.

Lo scontro si sta consumando all’interno del gruppo parlamentare stesso della Merkel, ma la battaglia più aspra si è trasferita nella Commissione Bilancio che porterà all’approvazione della Camera Bassa Bundestag le decisioni finali
sulla questione greca.

Si iniziano ad intravedere “preoccupanti” spaccature di opinione fra gli stessi deputati fi no ad ora considerati fedelissimi della Frau Angela, ormai più sensibili nell’andare incontro agli umori del proprio elettorato che agli ordini di “scuderia” fi no ad ora eseguiti con esemplare dedizione.
In tutto questo con una Francia di Hollande sempre più subordinata spettatrice e una Italia di Renzi  completamente assente e distratta!
Insomma la “piccola” Grecia potrebbe far capitolare la “grande” Germania e con essa la sua egemonia costruita con premeditata sapienza e abilità. Ironia della sorte, come la Germania è riuscita ad impadronirsi dell’Europa, questa volta senza sparare neanche un colpo di cerbottana grazie all’incapacità e assenza politica degli altri Stati membri ad iniziare dalla nostra, potrebbe capitolare a sua volta con un altro colpo di cerbottana! In fondo anche a Davide bastò un sasso… Nel XXI Secolo cadono in questo modo i Reich.

PrimaPagina, edizione Giugno 2015 – di Antonio Maria Rinaldi