I pesci Danio…“ zebre, leopardi e galaxy”

In natura i pesci del genere Danio sono diffusi in tutta l’Indocina,

dalla penisola indiana a quella Malese, incluso anche Sri Lanka e Sumatra. Si tratta di piccoli pesci di branco, vivaci e socievoli che frequentano la zona media e alta dell’acquario. Il più noto è senz’altro il Danio rerio ( chiamato comunemente pesce juventino ) reperibili in qualsiasi negozio di acquariologia e il più a buon mercato. Molto apprezzato anche il Danio albolineatus ( danio perlato ), le due specie sono ormai allevate in molte parti del mondo e arricchite con varietà dalle pinne a velo e con varietà d’orata. Tra i  Danio  sono da citare anche altre due specie di interesse acquariofilo e sono il Danio kerry e,  ultimo arrivato e ancora piuttosto costoso,  il Danio margaritatus ( ex microrasbora galaxy ) stupendo e coloratissimo pesce di comunità lungo non più di 3 cm. Questo colorato pesciolino è l’ideale per piccoli acquari , allevati in gruppo, da soli o in compagnia di altri pesci tranquilli tipo Oryzias minutilus e Dario Dario. Non hanno particolari esigenze riguardo i parametri fisico-chimici dell’acqua,   ambientandosi e riproducendosi con facilità perfino nella nostra acqua di rubinetto, ovviamente trattata con un buon biocondizionatore. Si possono comunque considerare ottimali i seguenti valori: T 22-26°c ; PH 7,0-7,5 e durezza 8-15° dGH. I Danio sono onnivori in quanto mangiano davvero di tutto e visto che prediligono nutrirsi presso la superficie è da sconsigliare i mangimi che affondano velocemente, tipo i granulari. Visto che non raccolgono il cibo sul fondo è consigliabile introdurre qualche pesce di fondo tipo Corydoras. Non esistono chiari segni di dimorfismo sessuale, perciò le femmine sono riconoscibili solo in periodo di riproduzione, mostrando un ventre assai più tondeggiante dei maschi che, dal canto loro, hanno una livrea leggermente più brillante. Una volta scelti i riproduttori è bene trasferirli in una vaschetta di una ventina di litri, dotata di una rete in plastica con maglie che riescano a far passare le uova ma non i pesci. Tale rete viene posizionata in prossimità del fondo adagiandola sopra un fitto tappeto di muschio acquatico. Le uova deposte vanno dalle 300 alle 400 e una volta avvenuta la deposizione è bene allontanare i riproduttori onde evitare che le divorino. Dopo circa 40-70 ore avviene la schiusa e dopo 48-72 ore gli avannotti possono essere nutriti con rotiferi e cibo secco micronizzato.                                                                         

PrimaPagina, edizione Novembre 2014- di Maurizio Orsini