Fuori da Abruzzo Civico, O noi o loro

Il progetto di Abruzzo Civico lanciato a livello regionale come casa e federazione di liste civiche disposte a collaborare pur

restando ciascuna indipendente e sovrana nel proprio territorio – come “Finalmente Pomante” – è e deve restare patrimonio di tutti coloro che credono che l’impegno civico sia fatto di dedizione ed impegno, di spirito di servizio, di attaccamento al bene comune, di ascolto dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli, non di ambizioni personali e corsa alle poltrone.

Siamo stufi di assistere a scorribande politiche sul nostro territorio e manovre opportunistiche di chi pensa solo di riciclarsi nell’impegno civico per garantirsi una poltrona.

Non siamo disposti a tollerare simili “tradimenti”, nè a recuperare – per fini esclusivamente carrieristici – chi, oggettivamente, ha contribuito non poco al declino del nostro territorio e pretende ora una “nuova vita” civica.

Gerosolimo, Gatti, Ginoble, con Borrelli e Dodo Di Sabatino al seguito. E’ sotto gli occhi di tutti l’ennesimo accordo trasversale che sta maturando ai danni dei cittadini che hanno creduto nell’impegno civico incarnato da Abruzzo Civico e nella volontà di distaccarsi dal tradizionale e discutibile modo di far politica.

Andrea Gerosolimo, eletto consigliere regionale e successivamente nominato Assessore con delega a Lavoro e Formazione, Aree Interne, Associazionismo Territoriale e Grandi Eventi, grazie alla coalizione Abruzzo Civico, fortemente orientata ad un civismo indipendente dai partiti, da qualche mese ha evidentemente pensato di dare continuità all’azione del suo predecessore avviando una serie di consultazioni, sempre più amichevoli, con Paolo Gatti e Tommaso Ginoble, coinvolgendo in tale operazione camaleontica due testimonial d’eccezione, Giulio Borrelli e Dodo Di Sabatino. 

All’Assessore Gerosolimo sarebbe interessante chiedere cosa ha prodotto per i cittadini dal suo insediamento e, soprattutto, quali grandi eventi ha organizzato, quali progetti ha per rilanciare formazione e lavoro, cosa farà per le aree interne e l’associazionismo territoriale. Al momento dati non pervenuti. 

Onore al merito di Paolo Gatti, che nonostante i modesti risultati del suo precedente mandato riesce sempre a cadere in piedi (un nome, una garanzia) e a tessere tele che Penelope, a confronto, era una dilettante. Non lo apprezzo, ma riconosco che è il migliore sul mercato.

Onore anche al merito di Tommaso Ginoble, che nonostante i modestissimi risultati di ben due mandati parlamentari, cerca di arginare la prossima disfatta elettorale rosetana rafforzando con l’area gattiana il vecchio patto di non belligeranza con i politici teramani che ha destinato il PD teramano al fallimento negli ultimi quindici anni. Camaleontico.

Bravo anche Andrea Gerosolimo, che alla luce di quanto è dato dedurre dai convegni e dai colloqui, cerca di creare un nuovo assetto civico centrista teramano, accreditando implicitamente Dodo Di Sabatino come leader di tale coalizione. In sostanza, da Sulmona viene a fare la spesa a Teramo, cercando di approfittare della crisi della Giunta Brucchi senza compromettere i mandanti. Fenomenale. 

Ebbene, la conclusione è semplice e diretta. Fuori da Abruzzo Civico chi crede di poter usare il civismo sul nostro territorio come metodo di conquista, spartizione e riciclo di vecchie e nuove ambizioni personali. 

Abruzzo Civico è patrimonio di tutti i cittadini, tramite i gruppi civici che ne fanno parte, e che credono nell’impegno civico. Fuori dal progetto chi pensa di gestire la casa civica regionale come cosa propria e per i propri interessi. Altrimenti andremo via noi, invitando i cittadini e le altre liste civiche a fare altrettanto. 

Gianluca Pomante – Consigliere Comunale