il Papa che arriva dalla “fine del mondo”

bergolio1Francesco, il Papa che arriva dalla “fine del mondo” Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, argentino di origine piemontese, è il 266esimo successore di Pietro. Il Papa che prende il posto di Benedetto XVI, ha scelto il nome di Francesco. Presidente della Conferenza episcopale argentina per due mandati

consecutivi, dal 2005 al 2011, nel precedente Conclave era stato il più votato dopo Ratzinger. Oggi, dalla loggia più famosa del mondo ha esordito con un “Fratelli e sorelle, buonasera”, e di fronte alla folla in attesa, ha proseguito con : “Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo… “

Ma i primati di questo Papa sono ancora tanti: è il primo pontefice gesuita nella storia del papato. L’ordine , fondato da Ignazio di Loyola nel 1534, nonostante una gerarchia molto strutturata guidata da un potente preposito generale ( che non a caso viene tradizionalmente chiamato il “Papa nero”), non ha mai espresso, fino ad oggi, un papa. Nel suo discorso di saluto ha pregato per il suo predecessore e ha espressamente chiesto a tutti i fedeli presenti in Piazza San Pietro, di pregare Dio per il nuovo vescovo di Roma.

Con questa parola infatti si è più volte autodefinito, e in questo ministero, esercitato tra i poveri e gli ultimi di un paese dai forti contrasti sociali, tutta la filosofia e la politica di Papa Bergoglio: inizia con una preghiera, il Padre Nostro, riportando il Cristo al centro della Chiesa e il Papa al suo servizio. Un servizio per il quale è necessaria l’investitura popolare e la preghiera di tutti affinchè possa ricevere da Dio la forza necessaria per svolgerlo.

Per gli amanti dell’esoterismo e dalla cabala, questa elezione rappresenta anche un tripudio di simbologia numerica. A cominciare dalla data: 13-03-2013, dove il 13 rappresenta il caos, ma la somma dà 4 il numero perfetto. Così sommando le cifre dell’ora: 19,06, sempre 4. Insomma ci sono tutte le premesse perché il cambiamento, necessario, ma troppo faticoso da gestire per Benedetto XVI, abbia in questo arcivescovo sudamericano, il perfetto timoniere.bergolio