TEAM: RABBUFFO INTERROGA BRUCCHI

teramo ambienteSull’azienda municipalizzata che si occupa a Teramo della gestione dei rifiuti, torna a richiamare l’attenzione il consigliere regionale Berardo Rabbuffo (Fli),con una precisa domanda rivolta al sindaco Maurizio Brucchi. “La Team è un’azienda che appartiene alla collettività teramana – esordisce Rabbuffo – e come cittadino, prima ancora che come politico, mi chiedo come sia

stato possibile rinnovare una convenzione al partner privato i cui vertici amministrativi, Stefano Gavioli e Giovanni Fagiani, sono stati arrestati con l’accusa di presunte collisioni mafiose. Come è possibile rinnovare una convenzione – che richiede una certificazione antimafia – con un’azienda che non può averla perché negatagli dai prefetti di Napoli e Venezia? In questi anni il nome e l’assetto della società, che di fatto però è sempre la stessa, è cambiato molte volte: da Slia a Enerambiente a Enertech, e oggi Gavioli spa, senza che il sindaco si interrogasse sull’opportunità di tutelare la Team – prosegue il consigliere – L’errore è stato rinnovare la convenzione invece di risolverla. La politica teramana purtroppo è diventata monocorde. Le scelte vengono solo attuate, senza dibattito o discussione, mentre le risposte sono scomposte, elusive e non chiare. Per non entrare nel merito dei servizi che sono diventati eccessivamente onerosi per la città e non sempre soddisfacenti. Il problema è senz’altro complesso – conclude Rabbuffo ma va affrontato, non rimandato o eluso. Il sindaco deve rispondere e soprattutto confrontarsi, con la volontà di trovare la soluzione e non solo alimentare polemiche che non giovano a nessuno. Non si può pensare di correre il rischio di associare un ente pubblico, come la nostra municipalizzata, ad aziende in odore di mafia. I conti sulla Team non tornano”.