EVVIVA GLI ANNI ’50

La moda, si sa, è fatta di corsi e ricorsi storici. Ogni nuova tendenza attinge a quella di un passato glorioso e di epoche che hanno
fatto la storia. Gli stili più caratteristici, che per le generazioni passate hanno rappresentato un momento di conquiste, vengono ripresi dagli stilisti, ma soprattutto dalla gente comune, che ne adotta anche i principi ispiratori.

È il fascino del retrò, quello stile culturale che dà rilievo a ciò che richiama la moda passata e incentiva tutto ciò che è attualmente d’epoca (diverso dal vintage, anche se l’uno è legato all’altro), conquistando proprio tutti. I meravigliosi e carismatici anni’50, gli anni diGreasee di Happy Dayssono rimasti nel cuore non solo di chi li ha vissuti , ma anche alle nuove generazioni.

E così vengono celebrati con feste a tema, come il Summer Jamboreedi Senigallia , il primo festival in Europa che muove masse di partecipanti dalla nostra provincia e nella quotidianità, con capi e look che li rievocano e ricordano.

Così alla donna bon-ton di Chanel e Dior, elegante e senza tempo, viene preferita la Pin-up che rimane un’icona di femminilità. Abiti a vita alta con gonnellone o classica gonna a ruota con cintura colorata in vita, camicia o maglie aderenti, spesso a pois, foulard leggermente legati al collo, ballerine o Superga e calzino rigorosamente in vista.

O se si preferisce la Candy girl: shorts o jeans strettissimi sempre a vita alta, il tutto arricchito da bandane come fascia sui capelli, la classica coda di cavallo o acconciature gonfie e vistose, grazie all’ausilio dei bigodini che fanno la loro apparizione nel mondo femminile, trucco con eyeliner spesso e rossetto rosso.
E gli immancabili occhialoni da sole cat-eye. Magari accompagnate da un Teddy boyalla John Travolta con jeans, chiodo e brillantina sui capelli. Ma perché gli anni ’50 piacciono così tanto?
Indubbiamente c’è una forte contaminazione nel modo di vestirsi odierno e quest’estate poi, ne è stata un esempio calzante.

Bastava guardarsi in giro per vedere ragazze totalmente, o in alcuni particolari, ispirati a essi, con shorts a vita alta, scarpe di pezza,
magliette alla vita e make-up tipico. E’tornato in auge il pois, gli occhiali vistosi che vengono riproposti anche per gli stili più sobri e i volumi nei capelli. Tuttavia, ciò che più ci meraviglia è il fermento e la passione attorno a questo stile che muove non solo gli animi, ma anche l’economia. Ogni anno, infatti, gente di ogni età ed estrazione culturale si fa contagiare, nei preparativi di questo look, per partecipare a eventi per le quali vengono organizzate gite con adesioni numerosissime e vengono acquistati accessori e abiti di ogni tipo.

Maria è in fermento e ogni giorno è attenta a trovare qualcosa per rendere il suo stile unico “ perché io impazzisco per lo stile delle pin up”, mentre Giorgia e le sue amiche non si perdono mai il festival anconetano:  “ lì riusciamo a condividere la nostra passione con chi la ama come noi e ci rende feliciss-ime”. Infine Luca e la sua compagna si concedono dei giorni in allegria lontano dai problemi quotidiani e dalla routine “ buttarci in quell’atmosfera e quella musica , sentirsi di essere davvero negli Usa di Grease, ci fa stare bene”.Perché gli anni’50 prima di essere uno stile sono un sogno!

 

PrimaPagina, edizione agosto 2014 – di Adele Di Feliciantonio