EQUILIBRIO funzionale corporeo

Il core, definizioEQUILIBRIO FUNZIONALE CORPOREOne del corsetto addominale o corazza addominale, è diventato di basilare importanza nel lavoro funzionale. Il corpo umano, per poter svolgere correttamente le azioni dinamiche, cinetiche con una postura ottimale, nell’attività di fitness ed in special modo in tutte le attività agonistiche, ha un bisogno essenziale di “CORE STABILITY”. Il corsetto muscolare, rappresentato dalla fascia centrale che comprende il sistema COXO – LOMBO – PELVICO, ci consente, con la sua tonicità, più stabilità corporea e nel medesimo tempo più recettività. Oggi i fisiatri danno un’importanza vitale a questa zona anatomica quando consigliano “ginnastica posturale” per problemi alla colonna vertebrale. Si parla, quindi, di “CORE STABILITY” quando l’esercizio fisico ha come scopo basilare quello di potenziare questa zona, considerando l’età e le condizioni fisiche del soggetto.

I principali muscoli che comprendono il “core” e che devono essere potenziati e stabilizzati sono:

· retto addominale

· grandi e piccoli obliqui addominali (obliqui esterni ed interni)

· trasverso dell’addome

· multifido

· quadrato dei lombi.

Il “core”, però, racchiude una zona più ampia del normale corsetto addominale, perché include i muscoli dell’anca, quelli anteriori e posteriori del tronco, il pavimento pelvico e la fascia toraco-lombare. Tutta questa zona viene aiutata e stabilizzata dalla “pressione” intraddominale. L’allenamento mirato di questa zona deve curare la forza, la flessibilità, il controllo psico-fisico e può considerarsi un aiuto al sistema muscolare al di sopra del diaframma.

Il pavimento pelvico: la zona che va dalla sinfisi pubica al sacro tra le creste iliache inferiori. Potenziare questo settore muscolare garantisce un equilibrio funzionale proteggendo la colonna nella parte lombare, dove avviene il maggior carico.

Il trasverso dell’addome: un muscolo principalmente espiratore. La sua tonicità crea una forza orizzontale sul pacchetto intestinale e, nel trasferirla ai muscoli della colonna vertebrale, crea un supporto elastico.

Pressione intra-addominale: nella cavità addominale si forma un cuscinetto d’aria che, facendo diminuire le forze negative che agiscono sul rachide, allieva la pressione discale.

I muscoli paraspinali: la loro tonicità, come il multifido, garantisce una forte stabilità. Il sincronismo di questi muscoli durante la contrazione dà stabilità alla zona lombare e a tutto il “core”.

L’allenamento funzionale del core

Bisogna ridare tono e sensibilità a questo settore antigravitario altrimenti viene modificata l’esatta postura corporea. Durante una lombalgia questi muscoli si attivano dopo gli estensori del tronco. Questo squilibrio muscolare porta un sovraccarico sul distretto lombare. Per concludere, bisognerebbe attuare un programma riabilitativo e conservativo che annulli gli squilibri dei normali processi fisiologici e biomeccanici. Creare esercizi che attivino il CORE in situazioni sia dinamiche che statiche, non solo con esercizi addominali ma anche con esercizi che, stabilizzando  il resto del corpo, di riflesso  attivano l’addome.