MIRA CARPINETA – EDITORIALE GENNAIO 2014

elfi e gnomiE’ COLPA DEGLI ELFI E DEGLI GNOMI

Ci sono situazioni per le quali è difficile trovare una definizione,  una parola o una frase che ne colga appieno l’essenza o la descriva in maniera completa. A mio avviso viviamo in un Paese schizofrenico e/o con gravi disturbi di identità. Un Paese che, una mattina, si sveglia e si trova a dover restituire 150 euro (a persona e al mese) allo Stato “per scatti non dovuti”-come è successo agli insegnanti- e un ministro (anzi una ministra) che “cade dal pero” e si indigna dichiarando “non dipende da noi”. Poi abbiamo le banche. Devote vestali della chiesa di Basilea, che “magnanimamente”avevano azzerato la commissione di massimo scoperto, ma solo per istituire la “penitenza ” per chi sconfina dalla “retta via”. Già perché il rosso sul conto può arrivare a costare anche 50(cinquanta) euro al giorno e anche solo per un giorno di “peccato”. ” Ma non dipende da noi” – dicono le banche. La domanda, come diceva Lubrano, sorge spontanea: ma da chi dipende? Chi sono questi elfi ragionieri, questi gnomi burocrati che  nottetempo entrano nei ministeri e nelle banche, fi rmano ordini e disposizioni, le inviano a tutto il paese mentre ministri, viceministri, sotto-ministri, sopra-ministri e a-fi anco-ministri, dormono il sonno del giusto che al risveglio, gli fa puntualmente esclamare: “ma cosa è successo? Non dipende da noi!”