…E PUTIN STA A GUARDARE (RIDENDO?)

Ahi serva Italia, di dolore ostello,

 nave sanza nocchiere in gran tempesta,

 non donna di province, ma bordello!

(Dante, Divina Commedia, Purgatorio, canto VI vv. 76-78).

Dovevano determinare la caduta dello Zar, la fine di Putin. “L’Europa si compatta e unisce contro la prepotenza del despota russo”.

Sono passati 5 mesi e la situazione è completamente diversa da quanto progettato dagli “statisti” europei.

Macron perde la maggioranza e deve scendere a patti con la sovranista Le Pen finalmente in vetta alle preferenze francesi.

Gli inglesi chiedono a furor di popolo e di partito le dimissioni di Johnson. In Germania lo spettro della chiusura del gasdotto siberiano fa vacillare la fermezza teutonica che minaccia di non rispettare le sanzioni economiche stabilite dal mondo occidentale per disarmare l’aggressore russo.

In Italia, come da prassi ormai consolidata negli ultimi 50 anni, il Governo cade pochi mesi prima della fine della legislatura. Draghi o non Draghi la tradizione non si smentisce mai. Nè si smentiscono le dinamiche attuative dell’ennesima crisi di governo all’italiana maniera.

Stavolta è toccato al Movimento 5 Stello accendere la miccia, ma poi non manca mai chi approfitta del “passaggio” per completare l’opera.

Tuttavia lo spettacolo davvero grottesco e impietoso che la politica italiana ha fornito oggi agli italiani è qualcosa a cui è difficile abituarsi.

Una maggioranza nata come un’armata Brancaleone, con lo scopo di traghettare il Paese fuori da una pandemia che ha causato molti più danni di quanto si possa immaginare e non solo sanitari, formata da anime diverse e inconciliabili che solo le figure autorevoli  di  Mattarella e Draghi hanno reso temporaneamente rispettabili, aveva i minuti contati.

Troppo immaturi i politici che dovevano assumersi responsabilità così grandi. Troppo legati a concetti anacronistici e una cultura inesistente.

Chi mai avrebbe potuto immaginare che avremmo rivalutato un Berlusconi che amoreggiava con Putin o che offriva amazzoni nostrane a Gheddafi!

Chi mai avrebbe potuto immaginare che uno sconosciuto avvocato avrebbe avuto in mano il destino di 60 milioni di persone senza nessuna esperienza politica, o che un comico da cabaret avrebbe ridicolizzato una persona dello spessore di Mario Draghi che aveva resuscitato la credibilità e rispettabilità dell’Italia nel mondo?

L’Italia è un Paese economicamente, socialmente e sanitariamente distrutto da leggi e norme scellerate, prive del minimo buon senso.

Pure gli italiani hanno sempre dimostrato, nei momenti di maggiore sofferenza e drammaticità, di saper rialzare la testa, di rimboccarsi le maniche e rimuovere le macerie per ricostruire. Perchè il mondo reale non ha nulla a che fare con la politica dei palazzi. Gli italiani hanno un concetto molto chiaro della politica e la lasciano fare a chi non si è mai spaccato la schiena per lavorare o non ha mai trascorso nottate insonni per studiare.  Nel mondo reale, le persone di valore sono costrette ad andare via, non c’è posto per loro   e se c’è se lo devono conquistare con le unghie e con i denti, nonostante e malgrado i politici e la politica.

20 luglio 2022