Dalla disabilità l’impegno allo sviluppo

zaira_raiolaIncontro con Zaira Raiola, una delle due vicepresidenti della commissione Pari Opportunità della Provincia, ipovedente.

Qual è l’apporto che si è prefi ssata di dare alla commissione? Io e le altre componenti della commissione abbiamo accettato l’incarico con la disponibilità e la speranza di poter contribuire alla

promozione e allo sviluppo di una più corretta e radicata consapevolezza di genere, oltre che una più democratica politica di parità. Per questo motivo abbiamo costituito delle sottocommissioni nelle quali portare le personali competenze. Io, in particolare, intendo portare la mia esperienza personale di donna con disabilità, e la mia esperienza professionale in materia di disabilità, di parità di genere, oltre che di integrazione scolastica delle persone con disabilità visiva. In breve, quali azioni intende intraprendere in prima persona per il territorio teramano? Sono componente della commissione che si occuperà della sanità e dei consultori. A breve stileremo la programmazione di questo settore. Personalmente nutro la speranza di offrire dei contesti di confronto, informazione, prevenzione e sostegno alle donne e agli uomini che vivono l’esperienza della disabilità: sia come portatori di disabilità sia come familiari. Una ipovedente nella Commissione Pari Opportunità. Non sarebbe dovuto avvenire prima? Ho una forte predisposizione a guardare avanti per cui non mi soffermo a criticare il passato, ma penso invece che l’intuizione da parte della Provincia di Teramo di nominare un esponente delle associazioni maggiormente rappresentative dei disabili, sia promotrice di un importante principio democratico che è quello della rappresentanza. Bisognerebbe estendere questa azione positiva anche in altri organismi della vita democratica, poiché è diversa la consapevolezza di chi vive la disabilità rispetto alla più altruistica empatia di chi la immagina. Come donna ancora prima che come politico, non ritiene che avere ancora bisogno di una commissione Pari Opportunità sia già di per sé un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di parifi cazione dei diritti? No. La commissione non è in alcun modo un ostacolo alla parifi cazione; la cultura è oggi ancora un grande ostacolo: la commissione ha proprio il compito di promuovere la cultura di parità e tutte le azioni positive che servono per perseguire l’uguaglianza tra uomo e donna, sia da un punto di vista legislativo sia da quello più complesso del modo di pensare collettivo.