D’Alfonso e le “case della salute”

120 giorni per far nascere la “Casa della Salute” nella sede del convento della Madonna del Canneto,
il luogo al confine tra Abruzzo e Molise, individuato per rispondere alle esigenze di cura ed innalzare la
qualità dell’assistenza sanitaria dei comuni dell’area vastese.

E’ l’obiettivo dichiarato del Presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, nella sala consigliare del piccolo comune dell’alto vastese, alla presenza del sindaco Andrea Venosini, del manager della ASL, dott. Zavattaro, del presidente della V commissione sanità, M. Olivieri, dell’ON. Amato, del sindaco di Vasto, presidente del comitato ristretto dei sindaci della ASL, L. Lapenna, del consigliere 5 stelle, Pietro Smaggiarsi, del consigliere Monticelli e di un nutrito gruppo di cittadini e altri politici locali.
D’Alfonso, durante l’assemblea pubblica ha comunicato che a metà settembre farà il punto della situazione. “Nella sede scelta – ha detto il Presidente – troveranno allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, ivi compresi gli ambulatori di medicina generale e specialistica ambulatoriale e prestazioni sociali per una determinata e programmata porzione di popolazione. Ci faremo carico anche del miglioramento della viabilità della zona – ha aggiunto il Presidente D’Alfonso – che sarà il punto di convergenza di tutti gli spazi abitati del territorio e questo rientra nella nostra filosofia di organizzare l’Abruzzo per aree ad alta capacità di concentrazione. Nel frattempo – ha concluso – lavoreremo per individuare subito una soluzione soddisfacente nella fase di transizione”.
Una riorganizzazione della sanità con un servizio più capillare sul territorio. Un piano più efficiente della rete di emergenze e urgenze del 118. Ma soprattutto lo sviluppo del progetto delle “Case della salute”.

Se non è una piccola rivoluzione è senza dubbio un segnale forte e deciso quello con cui il Governatore D’Alfonso vuole intervenire sul problema dell’accesso alla sanità per i cittadini delle aree interne: «Teniamo molto che l’Abruzzo bello dell’entroterra disponga dei servizi fondamentali», afferma il Governatore D’Alfonso e “la soluzione che presentiamo non coincide con quello avuto nel passato, ma siamo sicuri che sarà più efficiente ed efficace. Abbiamo una doppia questione da fronteggiare: il livello dei servizi destinati alla persona e il piano di rientro da concludere nei confronti del ministero di Economia e Finanze. Ce la faremo su tutti e due i fronti. Poi da gennaio, dopo anni di commissariamento, comincerà un anno nuovo con l’autonomia della Regione. Evocando la propria provenienza da un paese di montagna, Lettomanoppello, il Governatore sa che abitare in piccoli centri diventa
sinonimo di buona qualità di vita solo se è possibile contare su servizi facilmente reperibili e infrastrutture adeguate che facilitino gli spostamenti.
“Chi ha scelto di vivere in un piccolo paese – ha dichiarato D’Alfonso durante un incontro pubblico a Celenza Sul Trigno – deve essere facilitato dai pubblici poteri: dobbiamo fare in modo che i cittadini abbiano i servizi sanitari vicini ai centri di erogazione dei servizi alla salute.”
A ciò ha replicato il Dott. Spalletta, portavoce di un comitato civico sorto spontaneamente e che vede la partecipazione dei cittadini di diversi comuni, affermando: “ In 120 giorni non si riesce a riparare neanche una delle
tante strade colpite da frane. Come pensate di avallare la soppressione delle guardie medice dettate il più delle volte da logiche politiche e non certo dalla necessità di razionalizzare i servizi?”

PrimaPagina, edizione settembre 2014 – di Daniele Leone