CON LA MONTAGNA NEL CUORE E NELLA TESTA

“L’ho fatto per mio padre”. Esordisce così Paolo De Luca*  parlando del progetto di legge REASTA. Un progetto che lo vede tra i più ferventi sostenitori e promotore, e che insieme ad altri colleghi ha portato all’attenzione del Consiglio regionale, dove è stato recepito, elaborato e ufficialmente presentato per l’iter legislativo dai consiglieri Monticelli e Pietrucci. Un progetto già presente in altre regioni e per il quale lo stesso Paolo De Luca ha portato in Abruzzo un eccezionale testimonial, il grande campione di sci Gustav Thoeni. “Una splendida persona che ho l’onore di avere come amico”- racconta De Luca – e che nei giorni del 19,20, 21 maggio scorsi, è stato nella nostra regione e nella nostra città come testimonial per la presentazione ufficiale del progetto di legge REASTA”.

Parliamo allora un pò di questa legge, di cosa si tratta e cosa significa l’acronimo REASTA? “Rete Escursionismo Alpinismo Speleologia Torrentizia Abruzzese – REASTA – ha lo scopo di disciplinare tutte le attività che si possono svolgere in montagna- spiega De Luca-  Una serie di regole che possano limitare i rischi in cui si può incorrere quando ci si trova in ambienti complessi, dove l’imprevisto o l’impreparazione possono, a volte, fare la differenza tra la vita e la  morte. E’ importante educare le persone al rispetto dell’ambiente e alla valutazione dei rischi e dei pericoli che si possono incontrare svolgendo queste attività.  La montagna è un luogo molto affascinante sia in inverno che in estate e la nostra montagna,  il Gran Sasso,  offre molte risorse turistiche e sportive, ma affrontare un ambiente come questo richiede un grande rispetto e un approccio consapevole. Molti incidenti si verificano per leggerezza, impreparazione, superficialità e questo, quando è possibile va evitato”.

A che punto è l’iter legislativo? ” Grazie alla sensibilità dei consiglieri Monticelli e Pietrucci, che hanno accolto e recepito le sollecitazioni del comitato promotore, la legge al momento è al vaglio della Commissione Ambiente della Regione e arriverà in Consiglio regionale entro l’estate 2016. Se tutto procede bene dovrebbe entrare in vigore prima della prossima stagione invernale”. Per la presentazione ufficiale lei ha chiamato un testimonial d’eccezione…” Ho l’onore di avere l’amicizia di un grande campione, l’olimpionico Gustav Thoeni che  ha subito accolto il mio invito per la presentazione ufficiale della legge ed è stato qui in Abruzzo nei giorni 19 -20-21 maggio scorsi, proprio per ribadire l’importanza di una regola che ha il solo scopo di elevare la qualità delle attività turistico -sportive in montagna. Un uomo straordinario, di grande sensibilità e gentilezza che ho invitato a tornare per offrirgli lo spettacolo delle nostre cime innevate, anche se lui è abituato alle Alpi.”

Lei ha dedicato questo primo successo del progetto REASTA a suo padre, vuole dirci perchè? ” Sono passati diversi anni, mio padre era molto malato e i medici un giorno ritenevano che sarebbe stato risolutivo un trasporto immediato in un ospedale della capitale. Il trasporto avrebbe dovuto essere fatto con un elicottero perchè il tempo a disposizione era poco, ma all’epoca non ci fu la possibilità di reperirne uno e trasferirlo, a meno di ricorrere ad un privato e quindi affrontando dei costi proibitivi per l’epoca. In seguito, nel corso della mia vita di istruttore e guida mi capitò un episodio che mi fece molto riflettere. Ero sulla via del ritorno da un’arrampicata e incrociai due persone che salivano. Una delle due era in difficoltà per un attacco di panico e io mi offrii di aiutarli, ma l’altro alpinista rifiutò spavaldamente l’aiuto, incitando il suo compagno a riprendersi perchè – disse- “tanto se rimaniamo incastrati verranno a prenderci con l’elicottero e ci faremo anche un volo gratis”. Questa leggerezza e superficialità di credere un soccorso così complesso e costoso, che muove mezzi e persone in modo importante, un modo ulteriore di provare brividi avventurosi, mi fece ripensare alle necessità negate per chi con quel mezzo può aver salva la vita. Questa legge prevede infatti una responsabilità civile per chi si espone a rischi in modo superficiale e leggero e quindi una partecipazione alle spese. Io ritengo che sia giusto perchè il soccorso è uno strumento importante e non può essere scambiato per una sorta di divertimento. Perchè magari può essere determinate in casi davvero estremi. Così – conclude De Luca – quando la legge è arrivata in commissione ho ripensato a mio padre e alle persone che come lui avrebbero necessità di un soccorso che non può essere distratto da comportamenti irresponsabili. Ci tengo ad aggiungere, infine,  che un grande ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno dato l’opportunità di far conoscere questo progetto, prima fra tutti la dottoressa Fulvia Salera che ha trascritto e organizzato  le mie idee;  alla stampa, ai giornalisti e  ai consiglieri regionali che lo stanno portando a compimento. Ma soprattutto un pensiero affettuoso va  al caro Lino Loreto Bartolomei, mio primo entusiasta sostenitore,  mancato  lo scorso anno.”

*Paolo De Luca è maestro di sci (dal 1994) e di escursionismo e accompagnatore di media montagna (dal 1992)